"A chi mi domanda perché la crisi rispondo semplice: se dobbiamo spendere 200 miliardi di euro preferisco li spenda Draghi che Conte. Poi il governo Draghi lo fa nascere il Parlamento su indicazione di Mattarella, non il sottoscritto. Io faccio il tifo e voto la fiducia". Matteo Renzi, intervistato da Repubblica, è sicuro che "la maggioranza ci sarà". Dice di non aver "niente da festeggiare" con l'uscita di scena di Giuseppe Conte. Ma "sono solo felice di vedere una personalità come Draghi pronta a guidare il Paese".
"Il governo Draghi sarà la salvezza dell'Italia: ha messo in sicurezza l'euro quasi dieci anni fa, metterà in sicurezza il Recovery Plan per i nostri figli", afferma il leader di Italia Viva: "Una buona squadra scrive il Recovery in tre giorni".
Draghi è il naturale candidato alla presidenza della Repubblica? "La legislatura durerà fino al 2023 - risponde Renzi -. Quanto al capo dello Stato deciderà il Parlamento tra un anno. Ora preoccupiamoci di dare la fiducia al governo e lasciamolo partire per la sua navigazione".
Quanto al braccio di ferro con il Partito democratico, afferma: "La linea politica del Pd in questa crisi per me è inspiegabile. Potevano svolgere una funzione di mediazione, di equilibrio, di rilancio. Hanno scelto di appiattirsi sulla posizione 'O Conte o voto'"; e aggiunge: "C'è chi sostiene che Zingaretti e Bettini avessero una raffinata strategia in testa.
Evidentemente era talmente raffinata da sembrare inesistente".
"Italia Viva crescerà come punto di riferimento di chi non si allinea all'accordo Pd-M5S-Leu e di chi non vuole morire sovranista. Dal punto di vista personale, invece, voglio rifiatare. Ho vissuto con molto dolore l'aggressione mediatica di queste settimane: l'odio e il pregiudizio non mi avevano mai fatto male come stavolta, devo confessarlo", conclude.
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