Il sì di Mario Draghi al ministero della transizione ecologica e - secondo alcune fonti parlamentari M5S - un possibile contatto tra il premier incaricato e Beppe Grillo potrebbero agevolare lo sblocco dell'impasse interno al Movimento. Ed è atteso nelle prossime ore - probabilmente già staseta - il voto su Rousseau dove gli attivisti dovranno dire sì o no al governo Draghi.
Il quesito, tuttavia, secondo fonti qualificate pentastellate, potrebbe essere più "soft": non ci dovrebbe essere, quindi una domanda che porrà la base di fronte a un bivio netto di fronte al nuovo governo. Più probabile che la domanda verta sul programma, con un focus sui temi dell'ambiente e del super-ministero chiesto da Grillo con la postilla che, se Draghi da qui alla formazione del governo, non manterrà quanto assicurato al Garante del M5S, la fiducia dei cinquestelle potrebbe anche venire a mancare.
La votazione su Rousseau dovrebbe comunque avvenire prima dello scioglimento della riserva da parte di Draghi, atteso - secondo fonti ben informate - a partire da venerdì. E, da qui alle prossime ore, spiegano fonti del M5S, nuovi contatti ci potrebbero essere sul tipo di governo, se politico, tecnico o un mix dei due, che ha in mente l'ex governatore della Bce. Con un'appendice: nel primo caso il ministero della Transizione ecologica sarebbe richiesto, chiaramente, dal M5S.
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