"Il Covid ha segnato un cambiamento epocale: lo ricorderemo per decenni. Sono quei passaggi come le guerre che lasciano il segno, per ricostruire il Paese devi lasciare da parte le ideologie e i pregiudizi. Per questo periodo lasciamo perdere i litigi, sovranisti, europeisti, tutti al lavoro insieme". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, a Mattino 5 su Canale 5, commentando la sua "conversione" a favore di Mario Draghi.
Poi sulla 'convivenza' di una maggioranza allargata in un governo a guida Draghi: "Su temi divisivi evidentemente si passa ad altro. Io penso che sulla messa in sicurezza della salute e piano vaccinale dovranno essere tutti d'accordo, sulla tutela dei posti di lavoro e aiuti veri alle aziende dovrebbero essere tutti d'accordo", ha risposto Salvini.
"Sul voto è una valutazione che faremo alla fine dopo aver visto la squadra e il programma. Non sappiamo nulla. Siamo inebriati ma sul nulla". Così la leader di di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, su Sky Tg 24. Alla domanda su cosa potrebbe spingerla a cambiare idea, Meloni ha ricordato che lei da sempre è stata contro i governi tecnici.
"Subito dopo la fiducia di governo vedremo con gli alleati per le candidature nelle grandi città: penso a figure della società civile, non esponenti di partito".
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