Il sindaco di Milano, Giuseppe
Sala, che si è ricandidato per un secondo mandato ha presentato
la sua lista civica, 'Beppe Sala sindaco', che nel logo, un
cerchio, richiama i colori delle Olimpiadi invernali che Milano
ospiterà nel 2026.
"Il richiamo alle Olimpiadi c'è perché saranno alla fine del
mandato del futuro sindaco, a febbraio del 2026", ha spiegato.
Sala ha poi aggiunto che spera "di essere rieletto e, se dovesse
succedere, mi sentirei in dovere di formare la futura classe
dirigente della città, per questo abbiamo scelto di avere una
lista giovane. Una lista che non è improvvisata, non ci sono
candidati acchiappavoti, i capolista erano con me anche nel
2016, sono persone con una storia di impegno".
In lista ci sono due assessori che arrivano dall'esperienza in
giunta, Roberta Guaineri, allo Sport e Turismo, e Gabriele
Rabaiotti, alle Politiche sociali e abitative. I capilista sono
Martina Riva, che è stata candidata della lista civica di Sala
anche nel 2016 ed è consigliera di Municipio , ed Emmanuel
Conte, attuale consigliere comunale. In lista ci sono poi la
capogruppo di Milano Progressista Anita Pirovano, l'ex
presidente delle Acli di Milano, Monza e Brianza, Paolo
Petracca, la consigliera comunale eletta nelle file della lista
Sala Marzia Pontone e infine il presidente del Municipio 8
Simone Zambelli.
Tra i punti del programma elettorale c'è quello di realizzare
la 'città a 15 minuti', con servizi e presidi sanitari
territoriali per ogni quartiere. "Al di là delle polemiche
sulla gestione della sanità lombarda in pandemia - ha detto Sala
- oggi la cosa che contesto è che, se non stai bene, o sei a
casa o sei all'ospedale e questo è un problema enorme.
Proporremo qualcosa nell'interesse dei cittadini, il tema è di
presidio anche dei medici di base. Può un sindaco chiedere e
avere un ruolo attivo? Io penso di sì che sia legittimo
chiederlo".
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