"Sono particolarmente orgoglioso del fatto che tutti abbiamo ribadito l'impegno contro l'insicurezza alimentare adottando la dichiarazione di Matera. E sono molto orgoglioso che l'adozione sia avvenuta qui, confermando il ruolo di leadership dell'Italia", ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. "Abbiamo discusso di come contrastare l'impatto della pandemia e promuovere una ripresa inclusiva e resiliente. Il tutto nel quadro del percorso che porterà al G20 di Roma del 30 e 31 ottobre", ha spiegato Di Maio nella conferenza stampa finale della ministeriale del G20 a Matera.
"Al di là delle differenze e delle distanze di alcuni Paesi al tavolo del G20, siamo tutti d'accordo che sul cambiamento climatico dobbiamo cooperare. E anche dove ci sono differenze, dobbiamo cercare con tutte le nostre forze di affrontare insieme il tema dello stravolgimento climatico e rendere sostenibili le nostre società", ha detto ancora il ministro Di Maio.
"L'Africa è un interlocutore fondamentale per fronteggiare le sfide comuni in una prospettiva di partenariato paritario. Credo che il G20 abbia il dovere di sostenere l'Africa per uscire da questo periodo difficile e per entrare in una fase di crescita sostenuta e sostenibile. Ha risorse immense, bisogna agire per liberare questo enorme potenziale". Questo impegno tra l'altro "avrà conseguenze su entrambe le rive del Mediterraneo", ha spiegato ancora Di Maio in conferenza stampa al G20 di Matera, aggiungendo che il dialogo con i colleghi africani proseguirà con gli 'Incontri con l'Africa' il 7-8 ottobre a Roma.
L'Italia nominerà a breve un inviato speciale per il clima, come già fatto da altri grandi Paesi quali gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. "Si tratta di un ruolo fondamentale per la sostenibilità delle nostre società e dei nostri modelli economici e per ridurre l'impatto sull'ambiente", ha spiegato il titolare della Farnesina.
"La riduzione della povertà, la sicurezza alimentare e sistemi alimentari sostenibili sono fondamentali per porre fine alla fame, incoraggiare la coesione sociale e lo sviluppo della comunità, ridurre le disuguaglianze socioeconomiche sia tra i paesi che all'interno, sviluppare il capitale umano, promuovere l'uguaglianza di genere e l'emancipazione dei giovani e promuovere la crescita economica inclusiva globale e lo sviluppo sostenibile": lo affermano i ministri degli Esteri e dello Sviluppo del G20 adottando la dichiarazione di Matera, con cui si impegnano a "rispettare le priorità della sicurezza alimentare intensificando gli sforzi per garantire un'alimentazione sicura e adeguata per tutti, porre fine a tutte le forme di malnutrizione, preservare l'agrobiodiversità e fare affidamento su scienza, innovazione, pratiche commerciali avanzate e comportamenti responsabili che integrano le conoscenze tradizionali, la cultura alimentare locale e le migliori pratiche al fine di raggiungere gli obiettivi" dell'agenda Onu, ossia la fame zero nel 2030.
"La pandemia ha messo in luce la necessità di una risposta internazionale a emergenze che trascendono i confini nazionali. Il multilateralismo e la cooperazione sono fondamentali per rispondere alle sfide globali", aveva detto Di Maio aprendo il G20 di Matera. "L'Italia sostiene un multilateralismo efficace con una leadership dell'Onu". "La pandemia ha evidenziato la vulnerabilità" del commercio internazionale. "Un commercio libero, equo, inclusivo e basato sul rispetto di regole condivise è essenziale per contrastare la pandemia e promuovere una ripresa sostenibile, che renda le nostre economie più verdi e digitali". Il G20 dovrà continuare a fornire un forte sostegno alla riforma dell'organizzazione mondiale del Commercio", ha aggiunto Di Maio.
"La Presidenza italiana del G20, nei tre pilastri del suo programma - Persone, Pianeta e Prosperità - si prefigge, attraverso lo strumento multilaterale, di contrastare l'impatto sanitario, sociale ed economico della pandemia e promuovere una ripresa sostenibile, inclusiva e resiliente. La parità di genere è un altro obiettivo prioritario e trasversale della nostra agenda".
"Con le due Conferenze Onu sui cambiamenti climatici (Cop26) e sulla biodiversità (Cop15), abbiamo un'occasione imperdibile, per attuare gli Accordi di Parigi, con l'adozione di impegni ambiziosi di breve termine e il sostegno all'obiettivo della neutralità climatica, che auspichiamo essere al 2050, in base agli impegni presi da un numero crescente di Paesi", ha detto Di Maio. "Il G20 ha una particolare responsabilità nel favorire questi progressi. L'Italia darà il proprio contributo attraverso la Presidenza del Gruppo e come partner del Regno Unito per la COP26".
Il G20 è un'opportunità per cooperare in tempi di crisi globali ed è importante avere al tavolo Cina e Russia. Tuttavia, la loro diplomazia vaccinale punta ad "ottenere vantaggi geostrategici di breve termine" invece di salvaguardare la salute globale. E' quanto ha detto il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas parlando con i media tedeschi al suo arrivo al G20 di Matera.
Serve "cooperazione multilaterale per fermare la crisi sanitaria globale". Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken al G20 degli Esteri di Matera. "Dobbiamo portare più vaccini in più Paesi" attraverso il meccanismo Covax, che gli Stati Uniti sostengono con 2 miliardi di dollari.
La Cina invita i Paesi in grado di fornire vaccini ad evitare restrizioni all'esportazione o l'accaparramento eccessivo e a dare i dovuti contributi per eliminare il "divario di immunizzazione" tra i diversi Paesi. Lo ha detto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi in videocollegamento con il G20 di Matera, citato dal Global Times. E ha ricordato che la Cina ha fornito oltre 450 milioni di dosi a circa 100 Paesi.
Il rilancio della cooperazione multilaterale come chiave nella lotta alla pandemia ed al cambiamento climatico, e per uno sviluppo sostenibile e rivolto anche ai Paesi più vulnerabili: è questo il cuore della strategia italiana per il G20 Esteri, in programma oggi a Matera. Con un focus particolare su Africa e sicurezza alimentare, perché "per ricostruire insieme e meglio non dobbiamo lasciare nessuno indietro", ha sottolineato il ministro Luigi Di Maio, che nella città dei sassi farà da padrone di casa e che stasera ha accolto le delegazioni al Castello Svevo di Bari.
La ministeriale Esteri - protetta da strette misure di sicurezza con una cabina di regia in questura, una squadra di rocciatori della Polizia e mille unità delle forze dell'ordine dispiegate sul terreno - sarà articolata in due sessioni. La prima riguarderà la governance globale. Per l'Italia, ha sottolineato Di Maio, "la risposta internazionale al Covid-19 ha dimostrato l'importanza di adottare un approccio multilaterale per fronteggiare le grandi sfide globali". In quest'ottica il governo italiano potrà contare sul rientro in scena tra i Grandi dell'attore più importante, gli Stati Uniti di Joe Biden, dopo la parentesi isolazionista di Donald Trump. La sintonia tra Roma e Washington è stata confermata ancora una volta nel faccia a faccia di ieri tra Di Maio ed il capo della diplomazia Antony Blinken.
Nell'agenda del G20 ampio spazio per l'Africa, con un approfondimento sulle politiche di inclusione di giovani e donne, commercio e transizione energetica. "Una terra straordinaria e ricchissima di opportunità, che si trova ad affrontare nodi cruciali per il suo sviluppo in chiave sostenibile", ha sottolineato Di Maio. In tale prospettiva, oggi Matera ospiterà anche una riunione congiunta dei Ministri degli Esteri e dello Sviluppo (per la prima volta nella storia del G20) a cui farà seguito una specifica sessione dei soli Ministri dello Sviluppo. Per portare al centro all'agenda internazionale il tema della sicurezza alimentare. Al termine dell'incontro verrà adottata la Dichiarazione Ministeriale di Matera, per affermare l'impegno del G20 a raggiungere l'obiettivo "zero fame" entro il 2030. A questa riunione parteciperanno anche i vertici di Fao, Ifad e Pam.
Domani, alla Base Onu di Brindisi, il direttore del Programma Alimentare Mondiale David Beasley co-presiederà con Di Maio una riunione dedicata all'assistenza umanitaria. L'ampiezza del consesso del G20 dovrebbe lasciare poco spazio per affrontare crisi politiche specifiche, ma è indubbio che su Matera aleggerà anche l'ombra delle rinnovate tensioni tra Stati Uniti e Cina. Il ministro degli Esteri Wang Yi ha confermato che non parteciperà fisicamente alla riunione, ma parlerà in videoconferenza, ufficialmente per gli impegni legati alle celebrazioni del centenario del Partito Comunista. Eliminando ogni dubbio sulla possibilità di un possibile faccia a faccia a margine dei lavori con il segretario di Stato americano Antony Blinken. Ma l'ipotesi, in ogni caso, era stata smentita nei giorni scorsi dagli Usa. A dimostrazione del gelo sulla linea Washington-Pechino.
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