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Luca Morisi indagato per droga. Salvini: 'Una schifezza mediatica'

Il caso che scuote la Lega

Luca Morisi indagato per droga. Salvini: 'Una schifezza mediatica'

In casa trovata una piccola quantità di cocaina compatibile con un uso personale. Sequestrati anche cellulari. Aveva lasciato l'incarico alcuni giorni fa. Salvini: "Hai fatto male a te stesso ma conta su me"

ROMA, 27 settembre 2021, 09:05

Redazione ANSA

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Una foto tratta dal profilo Facebook del leader della Lega Matteo Salvini con Luca Morisi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una foto tratta dal profilo Facebook del leader della Lega Matteo Salvini con Luca Morisi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Una foto tratta dal profilo Facebook del leader della Lega Matteo Salvini con Luca Morisi - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Sono spiaciuto della schifezza mediatica che condanna le persone prima che sia un giudice, un tribunale a farlo": così il segretario della Lega Matteo Salvini ha parlato dell'indagine sull'ex responsabile della sua comunicazione sui social. "Non conosco la vicenda, sono vicende personali" ha aggiunto, ripetendo che "Luca è una gran brava persona, un amico". Ci sono giornalisti che sbattono "il mostro in prima pagina. Se poi la settimana prossima uscirà, come sono convinto, che il dottor Luca Morisi non ha commesso alcun reato, chi gli restituirà la dignità? chi gli chiederà scusa?". "In un Paese civile prima di condannare qualcuno, prima di sputtanare qualcuno - ha proseguito il segretario del Carroccio - si aspetta che sia la giustizia a fare il suo corso. E faccio un esempio. Per mesi le prime pagine dei giornali hanno parlato dei fondi russi, Salvini ha preso i soldi dalla Russia, scandali, inchieste intercettazioni. E il risultato dopo anni di infamie: zero". "Se tutti attaccano solo la Lega - ha aggiunto - siamo gli unici che danno veramente fastidio a un sistema che vorrebbe portare indietro l'Italia": "Se Luca ha sbagliato nella sua vita privata sono il primo a dirgli 'ma che diamine hai fatto? ma perché? però è una vicenda privata. Io non mi sono mai permesso di commentare le vicende del figlio di Grillo o degli amici di Conte o di qualche altro politico di sinistra. Io mi fermo davanti all'uscio di casa" ha concluso.

Morisi, ideatore della campagna social della Lega guidata da Matteo Salvini, risulta indagato dalla Procura in Veneto per cessione di stupefacenti. E' quanto riportano alcuni giornali. Dopo una perquisizione, nella sua abitazione di Verona sarebbero state trovate alcune dosi. Morisi aveva lasciato l'incarico di capo della comunicazione social del leader della Lega alcuni giorni fa "per questioni famigliari".

"Si tratta di un fatto banale per quanto riguarda l'autorità giudiziaria. Morisi è iscritto nel registro degli indagati per supposta cessione di sostanza stupefacente, sulla cui natura si attende ancora l'esito delle analisi". Lo dice all'ANSA il procuratore della Repubblica di Verona Angela Barbaglio, in relazione all'indagine. Morisi non è ancora stato sentito dal pm. "Mi risulta - prosegue Barbaglio - che il difensore dell'indagato abbia preso contatto con il pm titolare dell'indagine - Stefano Aresu ndr. - immagino per parlare degli atti del procedimento".

E' stata trovata anche della cocaina, in piccola quantità, nell'appartamento di Luca Morisi perquisito alcune settimane fa dai Carabinieri. Lo apprende l'ANSA da fonti vicine all'inchiesta. La droga non era occultata, ed è stata rinvenuta - spiegano le stesse fonti - piuttosto facilmente- dagli investigatori. Si tratta di una piccola quantità, compatibile con l'uso personale, e quindi un illecito di tipo amministrativo. I carabinieri avrebbero sequestrato nella casa dell'ex guru della Lega anche cellulari e materiale informatico.

 

Nella foto il complesso immobiliare dove si trova la casa di Luca Morisi in cui è avvenuta la perquisizione dei Carabinieri 

 

Luca Morisi chiede scusa al partito, al suo segretario e ai suoi familiari dopo le notizie apparse sulla stampa su di lui. A riferirlo, la Lega in una nota. "Non ho commesso alcun reato, ma la vicenda personale che mi riguarda rappresenta una grave caduta come uomo - scrive Morisi - Chiedo innanzitutto scusa per la mia debolezza e i miei errori a Matteo Salvini e a tutta la comunità della Lega a cui ho dedicato gli ultimi anni del mio impegno lavorativo, a mio padre e ai miei famigliari, al mio amico di sempre Andrea Paganella a fianco del quale ho avviato la mia attività professionale, a tutte le persone che mi vogliono bene e a me stesso". E aggiunge: "Ho rassegnato il primo settembre le dimissioni dai miei ruoli all'interno della Lega: è un momento molto doloroso della mia vita, rivela fragilità esistenziali irrisolte a cui ho la necessità di dedicare tutto il tempo possibile nel prossimo futuro, contando sul sostegno e sull'affetto delle persone che mi sono più vicine".

"Quando un amico sbaglia e commette un errore che non ti aspetti, e Luca ha fatto male a se stesso più che ad altri, prima ti arrabbi con lui, e di brutto. Ma poi gli allunghi la mano, per aiutarlo a rialzarsi. Amicizia e lealtà per me sono la Vita. In questa foto avevamo qualche anno e qualche chilo in meno, voglio rivederti presto con quel sorriso. Ti voglio bene amico mio, su di me potrai contare. Sempre". E' il messaggio di Matteo Salvini per il suo 'guru' della campagna social, Luca Morisi indagato a Verona. Il leader della Lega lo scrive su Facebook postando una foto insieme a Morisi. 

Più tardi alla manifestazione di chiusura della campagna elettorale per le comunali a Milano, il leader della Lega dice: "Più mi attaccano più mi danno forza per liberare questo straordinario Paese. E io non mollo e non mollerò mai"  

 

Un post tratto dal profilo Facebook di Luca Morisi lo ritrae con Matteo Salvini

 

Sotto casa di Luca Morisi: "Qui mai visto, ma sentivo trambusto"

 

"Una volta Salvini per attaccarmi disse che facevo 'dichiarazioni stupefacenti' e poi venni travolto sui social. Mi piacerebbe che oggi non accadesse a lui ed i suoi collaboratori lo stesso. L'odio genera odio. Nessuno di noi è Maestro, siamo tutti peccatori". Così su Twitter Lapo Elkann in merito al caso Morisi. "'Si ma loro…'. Non giustifica nulla - aggiunge Lapo -. Ed i giornali che mettono la notizia come apertura sono pastori della discordia. E chi oggi grida vendetta non è diverso da chi disprezza. Esistono le leggi e poi esiste la pietà. Solo un cuore infelice si nutre dei problemi altrui". 

  

 

 

Fedez prende in giro Salvini, 'eroe contemporaneo'

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