Momenti di tensione tra forze dell'ordine e manifestanti davanti al Mico: in un video visionato dall'ANSA si vede un momento di contatto con manganellate tra gli uomini delle forze dell'ordine e gli attivisti del clima. I giovani stanno tentando da questa mattina di bloccare gli accessi al Mico con tre diversi blocchi stradali.
Draghi ha incontrato nella sede della prefettura di Milano Greta Thunberg, Vanessa Nakate e Martina Comparelli. Un incontro privato durato circa mezz'ora prima della seduta di Youth4climate che si svolge in città. Martina e Vanessa prima di entrare, con alcuni altri ragazzi, hanno srotolato uno striscione con scritto 'Un altro mondo è necessario'.
"Vedremo al G20. Draghi sa cosa diciamo, ma bisogna farlo": così ha spiegato Martina Comparelli all'uscita della prefettura di Milano dove ha incontrato il premier Mario Draghi insieme a Greta Thunberg e Vanessa Malate. E proprio Vanessa ha aggiunto: vedremo cosa esce dal G20 soprattutto per il clima. Martina ha anche consegnato al presidente del Consiglio un estratto del documento finale della Climate Open Platform che sarà presentato questa sera.
"Milano blocca chi devasta il pianeta" hanno scritto su uno striscione posato sull'asfalto i ragazzi della Climate Justice Platform, che questa mattina si sono posizionati in alcune delle vie di accesso al Mico per tentare di bloccare l'arrivo alla Pre-cop. I ragazzi dicono che uno dei loro blocchi è stato caricato dalla polizia, mentre dalla Questura spiegano che i giovani si volevano incatenare ai tubi Innocenti e sono stati spostati da dove non potevano stare.
"I leader globali, rinchiusi nei palazzi blindati della Precop che si sta per svolgendo qui a Milano, stanno discutendo in maniera troppo lenta e poco incisiva, su conversione energetica e clima" scrivono sui social i ragazzi del Lume, laboratorio universitario metropolitano, spiegando quella che chiamano 'ostruzione a Draghi', vale a dire i motivi dietro ai blocchi stradali attuati stamattina intorno al Mico, dove è atteso il Presidente del Consiglio. "Si tratta di risoluzioni - scrivono gli universitari - che indicano l'impresa privata come motore principale del cambiamento, una narrazione che vuol dire privatizzare i profitti e scaricare su di noi i costi. L'ultimo smacco alla maggioranza della popolazione riguarda i pesantissimi rincari di gas e luce spacciati come una "inevitabile conseguenza della costosa transizione energetica". Noi non ci stiamo, è inaccettabile - concludono - che chi lavora paghi i profitti dei giganti dell'energia".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA