Con 379 voti favorevoli, 42 contrari e 4 astenuti la Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza sulla Nadef.
Via libera dall'Aula del Senato alla risoluzione di maggioranza sulla Nota di aggiornamento del Def 2021. I sì sono stati 190, 37 no e un astenuto. Respinta la risoluzione presentata da Fratelli d'Italia.
Il governo, nel prorogare il Superbonus, dovrà valutare la possibilità di estenderlo anche agli immobili in stato di degrado, i cosiddetti immobili collabenti, non accatastati o accatastati tra quelli che non producono reddito. Lo chiede la risoluzione di maggioranza al Nadef nella versione definitiva. Il governo, nel prorogare il Superbonus del 110%, dovrà - si legge - "valutare di includere altre tipologie di edifici,al fine di garantire un patrimonio immobiliare energeticamente efficiente a prescindere dalle situazioni preesistenti e in termini assoluti, mediante la semplificazione dell'accesso e degli strumenti operativi e finanziari alla misura".
L'impegno per il governo sull'estensione del Superbonus agli immobili "a prescindere dalle situazioni preesistenti e in termini assoluti" è stato inserito nella risoluzione al Nadef dopo un lungo confronto tra i gruppi di maggioranza, protrattosi sino a pochi minuti prima del deposito in Aula. La logica dell'impegno inserito nella risoluzione, spiegano fonti di maggioranza, consiste nel raggiungere l'obiettivo pratico di un miglioramento energetico effettivo del maggior numero di immobili oggi esistenti. Durante la discussione era stato osservato che sono numerosi oggi gli edifici cosiddetti collabenti, cioè fortemente degradati e accatastati nella categoria F/2 o non accatastati, per evitare la pressione fiscale. Alla fine del 2020 le unità accatastate in categoria F/2 sono 550 mila.
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