Il Pd presenta l'annunciata mozione per chiedere al governo di 'sciogliere l'organizzazione neofascista Forza Nuova e le altre formazioni che si richiamano al fascismo' e si augura che tutte le forze politiche davvero democratiche la firmino'. Ottiene il sì del M5s e un no sostanziale dall'intero arco del centrodestra che rilancia proponendo un'altra mozione. La leader di FdI: 'Il Pd vuole scioglierci. La vera intenzione della sinistra è far fuori Fratelli d'Italia'.
"Ieri Meloni aveva un'occasione: tagliare i ponti con il mondo vicino al neofascismo, anche in Fdi. Ma non l'ha fatto. Il luogo scelto (il palco neofranchista di Vox) e le parole usate sulla matrice perpetuano l'ambiguità che la pone fuori dall'arco democratico e repubblicano". Così Peppe Provenzano, vicesegretario del Pd.
"In questo modo Fdi - risponde a chi gli fa notare che la sua affermazione è molto forte - si sta sottraendo all'unità delle forze democratiche e repubblicane contro i neofascisti che attaccano lo Stato. Un evidente passo indietro rispetto a Fiuggi".
Dura la Meloni che affida a Facebook la replica. "Il vicesegretario del partito 'democratico' vorrebbe sciogliere il primo partito italiano (oltre che l'unica opposizione al governo). Un partito a cui fanno riferimento milioni di cittadini italiani che confidano e credono nelle nostre idee e proposte. Spero che Letta prenda subito le distanze da queste gravissime affermazioni che rivelano la vera intenzione della sinistra: fare fuori Fratelli d'Italia. O forse i toni da regime totalitario usati dal suo vice rappresentano la linea del Pd? Aspettiamo risposte". Così la leader di FdI, Giorgia Meloni su Facebook.
"Il segretario del Pd Letta non prende le distanze dal suo vice Provenzano, con la stessa nettezza che chiede a noi ogni 3 minuti, perché loro possono tutto. Io spero che il presidente della Repubblica, Mattarella, il presidente del Consiglio, Draghi e chiunque abbia a cuore, come noi, la democrazia prendano apertamente le distanze dalle pericolose parole del vicesegretario del Pd ribadendo che l'Italia non sarà mai il regime che vuole la sinistra e in ogni caso Fratelli d'Italia non intende farsi intimidire, continueremo a batterci al fianco degli italiani sempre a testa alta". Così la leader di FdI, Giorgia Meloni su Facebook.
"Per Giorgia Meloni non deve essere un momento facile ed è comprensibile il suo tentativo di rifugiarsi nel vittimismo. Però non le consentiamo di continuare a falsificare la realtà: il PD non ha chiesto di sciogliere Fratelli d'Italia ma Forza Nuova. Anziché cambiare discorso dimostri una volta per tutte di prendere le distanze e contrastare senza alcuna ambiguità i movimenti eversivi di stampo fascista. Come mai le viene così difficile?". Così fonti del Nazareno replicano alle affermazioni della leader Fdi.
Dal Nazareno non arriva quindi una presa di distanza da Provenzano ma un invito alla Meloni a sostenere la mozione del Pd per sciogliere Forza Nuova. "Come lo stesso vicesegretario ha avuto modo di chiarire, il Partito Democratico auspica che tutte le forze democratiche e parlamentari, tra le quali ovviamente rientra Fratelli d'Italia, siano compatte nella risposta senza margini di ambiguità all'eversione di matrice fascista che si è manifestata in particolare sabato scorso a Roma con l'assalto violento alla sede della Cgil". Così fonti del Nazareno replicano all'Ansa sulla posizione assunta dal vicesegretario Peppe Provenzano dopo l'intervento di ieri della leader Fdi Giorgia Meloni dal palco di Vox.
Il segretario del Pd Letta da Savona parla della mozione per sciogliere FN. "E' il momento giusto per un'iniziativa come questa che deve essere condivisa da tutto il parlamento". Così il segretario del Pd a Savona per sostenere il candidato del centrosinistra Marco Russo che domenica e lunedì sfiderà al ballottaggio il candidato del centrodestra Angelo Schirru sul quale è in vantaggio di quasi 11 punti . E sulle reazioni di Giorgia meloni e Matteo Salvini ha detto: "Il problema è quello che hanno detto, non che hanno parlato 24 ore dopo i fatti". "Il fatto di non riuscire a dire: condanno questo squadrismo fascista e punto. Cosa c'è dietro? Vuol dire che esiste un legame con una parte di mondo che considera il fascismo non come il male assoluto. Nella Meloni c'è un legame diretto con la fiamma nel simbolo, ma la Lega di Bossi non lo capisco". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, in una diretta Live con La Stampa. La frase di Giorgia Meloni sulla matrice degli scontri avvenuti a Roma è "una frase infelice, un gravissimo errore".
Come riferiscono fonti della Lega, "il centrodestra condanna le violenze senza se e senza ma ed è pronto a votare una mozione per chiedere interventi contro tutte le realtà eversive, non solo quelle evidenziate dalla sinistra. È quanto emerso da alcuni colloqui telefonici tra Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni".
"Se la violenza è violenza e sempre da condannare come crediamo noi, allora ci aspettiamo che la sinistra accolga la nostra proposta di una manifestazione comune, magari non nel giorno del silenzio elettorale, e di una mozione comune per prendere provvedimenti gravi contro tutte le organizzazioni che si siano rese responsabili di violenze. Se non lo fa, si capirà ancora una volta che non le interessa combattere la violenza ma lo fa per tornaconto personale, magari per risollevare le sorti dei candidati Pd di domenica o per distogliere l'attenzione dai continui scandali sulla gestione delle risorse pubbliche in epoca covid". Così la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni in un video su Facebook.
"Quando attacchi le sedi di partiti, sindacati, i pronto soccorso o le camionette dei carabinieri, sei un criminale e come tale vai trattato. A Letta dico: Vogliamo fare una cosa seria? Tutto il Parlamento si unisca per approvare un documento contro ogni genere di violenza e per sciogliere tutte le realtà che portano avanti la violenza, non è che la violenza dei centri sociali lo è meno". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, a un'iniziativa elettorale a Ostia. E ha aggiunto: "Vogliamo fare una manifestazione tutti insieme per condannare ogni genere di violenza? Facciamola!".
"I fatti di sabato scorso, le aggressioni alle forze dell'ordine, l'assalto alla Cgil, sono stati condannati da tutte le forze politiche. Non ci possono essere ambiguità contro la violenza e contro chi usa una manifestazione di piazza per secondi fini". Ma "non esistono totalitarismi buoni e totalitarismi cattivi, e per questo motivo non è possibile per i nostri gruppi firmare o sostenere la mozione presentata dal Pd". "Ma proprio per superare le divisioni" proponiamo di lavorare "ad una mozione unitaria contro tutti i totalitarismi, nessuno escluso". Lo scrivono in una nota i capigruppo di Fi di Senato e Camera Bernini e Occhiuto.
Intanto "Il Movimento Cinque stelle ha firmato la mozione presentata dalla capogruppo alla Camera del Pd, Debora Serracchiani, con la quale si chiede lo scioglimento di Forza Nuova e di altri gruppi neofascisti". Lo rende noto il capogruppo M5s alla Camera, Davide Crippa.
"L'accostamento della Meloni al 'neofascismo' ha lo stesso senso dell'accostamento del nome Provenzano a quello del suo omonimo mafioso". Così Vittorio Sgarbi ribatte all'ex ministro PD del Mezzogiorno Peppe Provenzano secondo cui la Meloni sarebbe "fuori dall'arco democratico e repubblicano". "Dentro l'arco democratico - osserva Sgarbi - sono inevitabilmente tutti i partiti votati in democrazia da cittadini liberi".
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