"Il persistere di diseguaglianze che abbracciano la sfera politica, economica e sociale contraddice il principio di equità e genera intollerabili discriminazioni. La crisi pandemica, inoltre, ha ulteriormente ampliato i divari esistenti, esacerbando la condizione di coloro che si trovano in situazioni di maggiore vulnerabilità". Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani.
"Occorre oggi ribadire il carattere universale, inalienabile, indivisibile e interdipendente dei diritti umani - ha detto Mattarella - perché il loro godimento da parte di tutti è una condizione imprescindibile per uno sviluppo autenticamente sostenibile. Le società capaci di offrire a tutti opportunità per realizzare pienamente il proprio potenziale sono società più inclusive, libere e prospere, dunque più resilienti. Costruirle e consolidarle è un compito arduo, oltre che un dovere morale e giuridico di cui dare testimonianza ogni giorno".
"La Giornata commemora - afferma Mattarella - annualmente un evento di eccezionale rilevanza: l'adozione della Dichiarazione universale con la quale la comunità internazionale ha riconosciuto al massimo livello il carattere inviolabile della dignità umana e ha posto le basi per lo sviluppo, nel corso dei decenni successivi, di quel sistema di convenzioni internazionali che rafforza i meccanismi di tutela dei diritti umani. Il tema scelto per celebrare quest'anniversario, "Riduciamo le disuguaglianze, facciamo progredire i diritti umani", fa riflettere sugli ostacoli - diffusi in diverse parti del mondo - al pieno ed effettivo godimento delle libertà fondamentali da parte di tutti. Il persistere di diseguaglianze che abbracciano la sfera politica, economica e sociale contraddice, infatti, il principio di equità e genera intollerabili discriminazioni. La crisi pandemica, inoltre, ha ulteriormente ampliato i divari esistenti, esacerbando la condizione di coloro che si trovano in situazioni di maggiore vulnerabilità".
Mattarella ha inviato anche un messaggio al Presidente della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa, Daniele Vaccarino.
"Ora è il momento di impegno per non vanificare gli sforzi fin qui profusi, per contenere la circolazione del virus e sostenere la fiducia, elemento determinante insieme a riforme e investimenti per assicurare le basi per una crescita duratura e diffusa", ha detto il Presidente della Repubblica.
"Rivolgo un cordiale saluto a tutti i partecipanti all'assemblea della CNA - scrive il Capo dello Stato - che quest'anno si tiene in un quadro di forte ripresa, grazie alla positiva dinamica degli investimenti e dei consumi delle famiglie. Il nostro tessuto produttivo sta mostrando dinamismo e resilienza, dopo la fase di acuta difficoltà causata dalla pandemia; artigiani e piccole imprese, con impegno, sacrificio e determinazione, hanno fornito un contributo vitale alla tenuta sociale e al benessere collettivo. La Repubblica, dal canto suo, non ha lesinato sforzi a sostegno dei comparti colpiti e dell'occupazione". L'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sostenuto dalla Unione Europea, "riveste un'importanza cruciale per aumentare il potenziale di crescita e porre il nostro Paese su un sentiero più sostenibile, dal punto di vista ambientale e sociale, oltre che sul fronte delle finanze pubbliche. Interventi in istruzione e formazione saranno decisivi per diffondere competenze adeguate, sia nella pubblica amministrazione sia nel sistema produttivo - incluso il lavoro autonomo e le piccole imprese - per affrontare al meglio la transizione digitale e ecologica".
"L'intera comunità - afferma Mattarella - è chiamata a una straordinaria prova di responsabilità e iniziativa; le istituzioni e le forze economiche e sociali e le rappresentanze di categoria sono chiamate a partecipare attivamente allo sviluppo della vita economica del Paese in questa stagione decisiva. Con questo spirito invio a tutti i presenti un caloroso augurio di buon lavoro".
"Attorno alla sfida di portare il vaccino in ogni angolo del mondo si sta consumando una sfida non accettabile. Non si tratta solo di una questione di dosi: il tema non è solo di donarle, ma di costruire modelli organizzativi e logistici che ci mettano nelle condizioni di poterle utilizzare a fondo". A dirlo è il ministro della Salute Roberto Speranza durante la cerimonia di consegna del premio Cidu per i diritti umani, a Roma. "L'Italia è in testa a queste battaglie perché le donazioni possano crescere - aggiunge - Ora arriva una fase in più: donare ed essere al fianco dei paesi più fragili per le campagne vaccinali".
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