Per Debora Serracchiani, capogruppo dem alla Camera, è necessaria "una scelta coesa e unitaria" sul Colle, "non è questo il tempo dei capi partito o dei nomi di parte". "Nessuno ha i numeri per eleggere da solo il capo dello Stato, neppure il centrodestra con un proprio nome. Per quanto riguarda noi, stiamo lavorando a un alto profilo istituzionale e condiviso, e alla definizione di un patto di legislatura", dice intervistata dal Corriere della Sera.
"Quello che non possiamo assolutamente permetterci è di non averlo (Draghi, ndr) né da una parte né dall'altra. Noi riteniamo che sulla presidenza della Repubblica si debba innanzitutto partire da alcune considerazioni fondamentali: dobbiamo tenere insieme sia il passaggio delicato e solenne del capo dello Stato, sia la continuità dell'azione di governo per consolidare la ripresa economica e metterci alle spalle la pandemia", spiega.
Al giornalista che le chiede se per il Colle sia più istituzionale Amato o Casini, ribatte: "Non mi sembra il caso di fare il totonomi. Sono tutte figure stimate che hanno avuto ed hanno ruoli istituzionali". E Casellati? "Abbiamo detto che non è il momento dei nomi di parte", replica ancora Serracchiani, sostenendo che l'elezione del Capo dello Stato "sia l'occasione perché il patto con i 5 Stelle si consolidi".
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