Uno snodo importante nelle trattative per la scelta del futuro presidente della Repubblica potrebbe arrivare dall'incontro, in programma nel pomeriggio, tra il leader della Lega Matteo Salvini ed il segretario del Pd Enrico Letta. Nell'attesa le posizioni dei due schieramenti non cambiano.
Il centrosinistra al termine del vertice tra i leader conferma di votare scheda bianca con l'intento di preservare il nome di Andrea Riccardi "come profilo ideale". Nessuna novità nemmeno nello schieramento avversario. Antonio Tajani chiede che non ci siano "veti sui candidati di centrodestra" e stoppa di nuovo l'ipotesi che Mario Draghi possa trasferirsi al Quirinale "il premier - mette in chiaro - è "l'unico garante di questo governo di unità nazionale". Meno diretto Giuseppe Conte che però insiste sulla necessità di "preservare la continuità dell'azione di governo".
A sparigliare un po' è Giorgia Meloni che nel corso della riunione dei grandi elettori di Fdi propone di inserire Carlo Nordio nella rosa dei candidati del centrodestra: "Ho chiesto di allargare alle personalità che non hanno un trascorso politico e per questo abbiamo aggiunto il nome di Nordio, su cui ci pare difficile che si possano muovere obiezioni".
E se anche il centrodestra voterà scheda bianca alla prima votazione in programma alle 15, Azione e +Europa scriveranno sulla scheda il nome del ministro della Giustizia Marta Cartabia perchè, spiegano all'unisono Carlo Calenda e Benedetto della Vedova, "ha tutte le caratteristiche immaginabili per essere il Presidente della Repubblica".
Addio invece alle cosiddette "schede segnate" con la decisione del presidente della Camera Roberto Fico di leggere solo il cognome se inequivocabile.
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