Gli Stati Uniti continuano a esercitare pressione economica su Mosca vietando con effetto immediato tutte le transazioni con la Banca centrale russa. Oggi il presidente Joe Biden avrà un colloquio telefonico con tutti gli alleati per coordinare una risposta comune all'invasione dell'Ucraina, mentre il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha convocato una sessione straordinaria dell'Assemblea Generale. Intanto gli Usa hanno deciso di sospendere tutte le attività nella loro ambasciata in Bielorussia e autorizzato lo staff non essenziale della loro ambasciata a Mosca a partire. La giornata a Washington si è aperta con la decisione dell'amministrazione di bloccare con effetto immediato tutte le transazioni con la Banca centrale russa, il fondo sovrano russo e il ministero delle Finanze russo. "Questa azione immobilizzerà efficacemente qualsiasi asset della Banca centrale russa detenuto negli Stati Uniti o da cittadini statunitensi, ovunque si trovi", si legge in una nota del dipartimento del Tesoro americano. Una misura che arriva proprio quando la Banca Centrale russa stava lavorando per spostare i suoi asset, circa 630 miliardi di riserve, in paradisi sicuri. Tra qualche ora, alle 11.15 ora locale (le 17.15 in Italia) il presidente Biden avrà un colloquio telefonico con gli alleati. La Casa Bianca ha sottolineato che l'obiettivo è "discutere gli ultimi sviluppi" dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e "coordinare una risposta comune". Sul campo la tensione resta alta tanto che il dipartimento di Stato Usa continua ad alleggerire la presenza diplomatica nella zona. In Bielorussia, sono state sospese tutte le attività dell'ambasciata, mentre a Mosca resterà solo il personale essenziale. A New York alle 10 ora locali (e 16 in Italia), si aprirà la riunione straordinaria dell'Onu, alle 14.30 (le 20.30 in Italia) la conferenza di fine presidenza dell'ambasciatore russo e alle 15 (le 21) ci sarà una nuova riunione del Consiglio di Sicurezza sulla situazione umanitaria in Ucraina. La Francia ha preparato una bozza di risoluzione che chiede la fine delle ostilità la protezione dei civili e l'accesso sicuro e senza ostacoli per consegnare gli aiuti.
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