Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha partecipato alla Messa nella la Basilica di Santa Sofìa a Boccea, chiesa Ucraina cattolica. La chiesa ed il suo comprensorio costituiscono dall'inizio della guerra il punto di raccolta e di stoccaggio degli aiuti verso la popolazione ucraina, visibili anche all'esterno della chiesa e depositati anche nei locali parrocchiali. Al momento già 12 camion sono partiti per l'Ucraina con la collaborazione di diversi volontari.
Lo scorso 3 marzo anche il Cardinale Krajewski, Elemosiniere di Sua Santità, si è recato presso la Basilica per recapitare materiale sanitario e generi di sussistenza. Oggi ricorre nel calendario liturgico la prima domenica di Quaresima, che nel rito orientale è celebrata con particolare solennità ed è denominata "dell'Ortodossìa". A Santa Sofia si celebra la Divina Liturgia (denominazione della celebrazione eucaristica nel rito bizantino) in lingua ucraina, con la benedizione delle icone. Nelle domeniche di Quaresima viene utilizzata la Divina Liturgia cd. "di San Basilio", in uso solo in alcune circostanze, al posto della abituale Liturgia "di San Giovanni Crisostomo".
"Faremo tutto quello che si può". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Don Marco Yaroslav Semehen, il sacerdote e presidente dell'Associazione religiosa Santa Sofia per i cattolici ucraini, che ha sede presso la Basilica di Santa Sofia prima di visitare la chiesa e dopo aver partecipato alla Messa all'aperto, celebrata sul sagrato. Dopo aver visitato la chiesa, una bambina ha regalato al presidente della Repubblica una bandiera ucraina. Mattarella la prende e la tiene in mano mentre incontra alcuni fedeli e volontari che stanno raccogliendo aiuti per la popolazione ucraina.
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