"Nelle nostre Zes, abbiamo
introdotto un regime di autorizzazione unica per gli
investitori, la cui responsabilità è in capo esclusivamente al
Commissario di governo. Quest'ultimo dovrà rispondere alle
richieste di chi vorrà investire in queste aree entro termini
perentori, oltre i quali scatterà la regola del
silenzio/assenso. In poche parole, chi vorrà investire nelle
nostre Zes avrà un solo "numero di telefono a cui chiamare" e da
cui ricevere risposta in tempi rapidi". Lo ha dichiarato la
ministra per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna,
intervenendo al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai per
l'evento "Special economic zones: a new key to industrial policy
and the relaunch of the port system".
"Data l'eccellente esperienza degli Emirati Arabi Uniti, ed
in particolare di questa fantastica città, con le sue decine di
"Free Zones", non potevo scegliere luogo ed evento migliore" a
Expo Dubai "per presentare le 8 Zone economiche speciali di un
Paese mediterraneo stabile politicamente, ricco di talento e
creatività, fortemente connesso ai mercati più ricchi del
pianeta, famoso per la qualità e l'affidabilità e il design dei
suoi prodotti. E di farlo scommettendo insieme a noi sull'area
geografica a maggiore potenziale: il Sud del Paese", ha
evidenziato la ministra, raccontando le caratteristiche delle
Zes italiane.
"Sotto il profilo della convenienza fiscale, nelle aree Zes
abbiamo raddoppiato il credito d'imposta per gli investimenti in
beni strumentali, che passerà da 50 a 100 milioni di euro per
singolo investimento, con la possibilità di inserire tra gli
investimenti agevolati anche quelli relativi agli immobili
strumentali presenti o da costruire nell'area", ha spiegato.
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