"Se c'è un valore della Resistenza che rimane è quello della dignità nazionale di un popolo che si solleva contro l'invasore. Ed è quello che sta succedendo in Ucraina. Dunque negare quel diritto è negare i valori della Resistenza e che lo faccia il presidente dell'Anpi è un fatto gravissimo". Lo ha detto all'ANSA il segretario di Azione Carlo Calenda, che oggi si è iscritto alla Fiap, la Federazione italiana associazioni partigiane, a proposito delle parole del presidente della Repubblica sul "disinteresse" mostrato nelle ultime settimane nei confronti di chi si sta battendo contro l'invasione.
"La Fiap, Federazione italiana delle associazioni partigiane, è di aria azionista, repubblicana, liberale, mazziniana. La rappresentanza della memoria della Resistenza non è solo di un'associazione. Alla resistenza ha partecipato l'intero spettro dei partiti italiani di allora. Per questo mi sono iscritto alla Fiap. Il 25 aprile saremo alle 9.30 a largo Argentina per testimoniare che c'è una resistenza che resiste anche oggi", ha affermato Calenda iscrivendosi alla federazione nata nel '49 a seguito di una scissione nell'Anpi, con la fuoriuscita di 12mila iscritti che nel secondo dopoguerra "non si riconoscevano nella logica degli schieramenti internazionali contrapposti"
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