Virginia Raggi sta spingendo in queste ore affinché il M5s rispetti le sue tradizionali regole nella definizione delle liste, a partire dalle parlamentarie. Come confermano fonti autorevoli del partito, l'ex sindaco di Roma, membro del Comitato di garanzia del M5s, è contraria in particolare alla deroga al principio di territorialità, secondo cui ci si può candidare solo dove si ha residenza, domicilio personale o professionale o centro principale degli interessi vitali. Secondo le stesse fonti, la deroga a questo principio è un'ipotesi concreta sul tavolo. In giornata Giuseppe Conte avrà una riunione con i coordinatori regionali.
Le autocandidature per entrare nelle liste elettorali del M5s potranno essere presentate dalle 14 di venerdì 5 agosto alle 14 di lunedì 8 agosto. Lo annuncia il Movimento sul proprio sito, spiegando che potrà autocandidarsi ciascun iscritto "fatta salva la facoltà del Presidente di indicare modalità e i criteri per la formazione delle liste di candidati". La proposta di autocandidatura, viene precisato, si intende relativa alla Circoscrizione/Collegio di residenza, ma si potrà indicare anche quello in cui si ha domicilio professionale o il "centro principale dei propri interessi".
"Dobbiamo assolutamente farle, è un passaggio che rientra nella democrazia diretta per dare agli iscritti la possibilità di dare indicazioni sulla scelta dei candidati". Lo dice il leader M5s Giuseppe Conte ad Agorà, rispondendo a chi gli chiede se il Movimento sia pronto a scegliere i candidati attraverso le parlamentarie. "Il Pd - afferma - è diventato una sorta di ufficio di collocamento, il centro impiego per coloro che hanno cambiato casacca".
No alle ammucchiate, no alle proposte assurde della destra. Sì al campo giusto, dove si rispettano gli impegni con i cittadini.
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) August 3, 2022
Qui la mia intervista oggi a “Agorà Estate” | 3/08/2022https://t.co/Y8eMUEBUYO pic.twitter.com/fkKoQPtQHF
Le alleanze - Poi, commentando l'alleanza tra Pd, Carlo Calenda e +Europa, Conte aggiunge: "Siamo soprattutto davanti ad aggregazioni di personalità e in tempi non sospetti io ho sempre detto, anche quando si parlava di campo largo, che il M5s è interessato alla coerenza dei temi e sui programmi . Per portare avanti i progetti non serve solo allargare il più possibile se poi ricevi il mandato ma non puoi realizzare il programma. Oggi c'è il M5s che va in un suo proprio campo, il più naturale, quello dove si elaborano proposte". Quindi sottolinea come il Movimento abbia rispettato più "dell'80% degli impegni" presentati nel programma del 2018. A chi gli chiede invece del dialogo con Renzi, replica: "Il dialogo con Renzi è un poco complicato, lo abbiamo già sperimentato. lo lasceremo solo alle sue iniziative". Più possibile invece l'intesa con Europa Verde e Sinistra Italiana: "Con le persone serie che vogliono condividere l'agenda sociale con noi c'è sempre la possibilità di farlo".
La sicurezza - "Il problema della sicurezza è un problema serio e non possiamo assumere atteggiamenti snobistici", dichiara Giuseppe Conte. "Non possiamo dire per pregiudizi ideologici che è un tema della destra: la sicurezza è un tema che riguarda tutti noi" spiega evidenziando però che non per questo si debba perseguire "con pene razziste o xenofobe i migranti".
Il 'Melenchon italiano' - "Io non ho la pretesa di essere la sinistra, il Melenchon italiano. Io sono l'ultimo arrivato, ma noi siamo quelli della transizione ecologica della prima ora, pacifisti, vocati a realizzare la giustizia sociale", dichiara. "Io sono per formazione un cattolico democratico - aggiunge - e il nostro è un progetto riformatore del Paese".
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