/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Silvio Berlusconi: "Le sentenze di assoluzione non saranno appellabili"

Silvio Berlusconi: "Le sentenze di assoluzione non saranno appellabili"

L'Anm: "La Corte costituzionale l'ha dichiarata illegittima". Lega e FdI appoggiano proposta

17 agosto 2022, 21:26

Redazione ANSA

ANSACheck

Silvio Berlusconi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvio Berlusconi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Silvio Berlusconi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvio Berlusconi torna alla presunzione d'innocenza e riparte da una vecchia promessa: "blindare" le sentenze di assoluzione, per evitarne l'appello da parte dei pm. "Quando governeremo noi, le sentenze di assoluzione, di primo o di secondo grado, non saranno appellabili", assicura il leader di Forza Italia. E' il messaggio clou della sua pillola elettorale del giorno

Berlusconi: 'Sentenze di assoluzione non saranno appellabili'

"La Corte costituzionale l'ha dichiarata illegittima", ammonisce il presidente dei magistrati, Giuseppe Santalucia. La Suprema corte ha riconosciuto il carattere anti costituzionale in varie parti e ridotto all'osso la norma (resta in vigore per le sentenze di non luogo a procedere e quelle di condanna solo se l'imputato risulta colpevole al di là di ogni ragionevole dubbio). 

Il Pd stoppa l'idea perché "le assoluzioni non sono una priorità del Parlamento", sottolinea il senatore Luciano D'Alfonso che ricorda che sul processo penale è stata approvata la riforma Cartabia. La lotta alla "malagiustizia"resta nel dna di Forza Italia, che non a caso è il partito che più ha spinto perché fosse nel programma elettorale del centrodestra. Tra i 15 punti, la giustizia occupa il terzo posto, affiancato alle riforme costituzionali (alias il presidenzialismo tanto caro a Giorgia Meloni) e alla sburocratizzazione. E in effetti gli alleati si allineano. Lo fa la Lega, attraverso Giulia Bongiorno: "L'inappellabilità delle sentenze di assoluzione è un'antica battaglia, sacrosanta e oggi più che mai attuale", rimarca la senatrice e penalista, convinta che "se risultano assolte, le persone hanno diritto a riavere la propria serenità, libertà e dignità".  Sposa la proposta pure Fratelli d'Italia, anche se qualche distinguo non manca. "E' decisamente fondata, ha un senso costituzionale, storico e politico", è la premessa di Andrea Delmastro, responsabile del dipartimento Giustizia di FdI, che aggiunge: "Credo che debba essere valutata alla luce di una più organica riforma della giustizia". 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza