"La mia opinione su Putin è davvero cambiata durante la guerra, perché quando qualcuno inizia a invadere, bombardare, inviare carri armati in un altro paese, beh, tutto cambia". Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, a Bloomberg.
Quello che per Matteo Salvini non cambierà, invece, è la collocazione internazionale dell'Italia. "Per il prossimo futuro la Cina è il nostro principale competitor" evidenzia Salvini, "dobbiamo temerla perché non è una democrazia ed è pronta ad invadere il mercato europeo con i propri prodotti e merci, a cominciare dall'industria automobilistica con il nuovo trend dell'elettrificazione".
Nell'intervista a Bloomberg, Salvini ha cercato di rassicurare gli investitori su un possibile governo di destra, dicendo che sarà stabile e unito indipendentemente da quale partito prevale all'interno della coalizione.
In giornata il leader del Carroccio ha mostrato uno scatto sull'autonomia, che è "più urgente del presidenzialismo". E potrebbe proprio essere l'autonomia differenziata la (nuova) bandiera della Lega da sventolare nel rush finale per il 25 settembre. E anche dopo, per rivendicarla nei rapporti di forza tra alleati di un prossimo eventuale governo di centrodestra. Da qui la spinta in avanti di Salvini, che raccoglie il 'testimone' dei governatori sull'autonomia e la contrappone al presidenzialismo sognato da Giorgia Meloni. "Il sistema presidenziale è una delle riforme su cui lavoreremo. Ma penso sia più urgente e necessaria la concessione di una maggiore autonomia alle Regioni", mette in chiaro il segretario a Newsmax, sito di informazione vicino alla destra americana. A vantaggio dell'autonomia, c'è anche il fattore tempo: "può essere approvata senza modificare la Costituzione", sottolinea.
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