Cambiamenti per Camera e Senato in vista delle prossime sedute di Aula. La XIX legislatura prende l'avvio con la riduzione di un terzo dei parlamentari. Palazzo Madama vedrà al lavoro solo 200 senatori elettivi al posto di 315, mentre a Montecitorio si passa da 630 deputati a 400.
I nuovi 'inquilini' di Montecitorio troveranno nell'Emiciclo progettato da Ernesto Basile 400 scranni attrezzati per intervenire e votare e, a differenza dei colleghi uscenti, avranno a disposizione una maggiore disponibilità di spazio per muoversi, specialmente nella parte alta e nella parte bassa dell'enorme sala.
In particolare, sono state eliminate le postazioni dell'ultima, della penultima e della prima fila, e resteranno vuoti quattro posti in ciascuno dei due settori ai lati estremi e tre in ognuno dei rimanenti sei settori.
Nell'ultima seduta di questa legislatura, poi, hanno già fatto il loro debutto i nuovi tabelloni digitali per la votazione, sui due lati dell'Emiciclo: hanno sostituito i vecchi tabelloni analogici con lampadine.
Oltre ad indicare la posizione nell'Emiciclo del deputato, ne trasmetteranno anche l'immagine mentre tiene il suo intervento, già visibile sulla webtv della Camera. Al momento del voto, il tabellone illustrerà anche indicazioni sulla votazione in corso, indicando ad esempio il numero del provvedimento e quelli dell'articolo e dell'emendamento, in modo di far seguire più agevolmente i lavori.
A palazzo Madama invece solo piccoli ritocchi: in Aula verranno disattivati gli scranni superflui. I posti assegnati ai parlamentari saranno accorpati al centro dell'emiciclo mentre l'ultima fila e gli scranni in alto non verranno occupati.
Il primo appuntamento di entrambe le Assemblee sarà giovedì 13 ottobre quando si eleggeranno i presidenti delle nuove Camere.
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