"Alla destra del Pd c'è oggi una forza politica di ispirazione liberale che si è proposta come partito delle élite, con un certo successo nelle aree urbane. Contemporaneamente il M5s, nonostante non poche contraddizioni politiche e programmatiche nascoste con una efficace campagna elettorale, è apparso come una forza in grado di interpretare in modo radicale le istanze dei settori più svantaggiati. Entrambi hanno approfittato di quel tratto identitario irrisolto del Pd".
"C'è dunque una tenaglia intorno a noi, una sorta di assedio, anche mediatico". Così il ministro del Lavoro uscente Andrea Orlando (Pd) su Facebook.
"C'è la tentazione dell'opa ostile per le altre forze della minoranza parlamentare, c'è l'opportunità di dare un colpo alla principale forza di opposizione per la destra. Un dibattito interno non sempre esaltante ed un certo conformismo dei media fanno il resto. Se il quadro politico ci deve preoccupare, quello sociale paradossalmente però ci può offrire una possibile via d'uscita dall'assedio. Una via d'uscita utile a noi e al Paese, la cui economia è attesa da mesi difficilissimi: la risposta positiva allo shock pandemico, costruita a livello europeo e nazionale - una risposta che al di là della propaganda è in larga parte frutto del lavoro del PD negli ultimi due governi - si va esaurendo", spiega.
"Il vero congresso, o almeno la fase più importante, si compie adesso, definendo la piattaforma dell'opposizione. E questo avverrà nel fuoco della lotta politica e sociale, e sarà un'occasione per definire la nostra identità alla luce dei conflitti che sono destinati a svilupparsi. Conflitti nuovi e vecchi, ai quali non si risponde né con rimozioni, né con vecchie formule". A suo avviso "si deve individuare subito le parole d'ordine delle principali urgenze economiche e sociali e contemporaneamente delineare un programma di riforma del modello di sviluppo", aggiunge Orlando.
Zingaretti: campo largo per un'opposizione incisiva, avversario non è chi ha fatto strada con noi
Sul campo largo proposto da Letta per fare opposizione al centrodestra, "penso che le forze di opposizione dovranno fare questo accordo sulla base dei propri principi e battaglie. Ma ha ragione Enrico Letta: una opposizione che si coordina è più forte, più incisiva, si può fare un gioco di squadra. Quindi, sta alla sensibilità dei leader capire che se si gioca una partita di squadra si può essere efficaci, sempre nel rispetto delle autonomie. L'opposizione deve essere non solo in Parlamento. Io sarò parlamentare di Roma da domani e ovviamente farò le mie battaglie parlamentari ma non perderò mai quello che sono stato in questi 15 anni: terra, scarpe, cuore e testa nei quartieri, nelle città e nelle scuole e nelle Università. Quindi farò di tutto e se non lo faccio telefonatemi per ricordarmelo". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, neo eletto alla Camera dei deputati, intervistato sul sito del Messaggero.
"L'iniziativa di Conte per rafforzare i 5 Stelle è assolutamente legittima in una democrazia. C'è una trasformazione di questo movimento guidato da questa leadership. Non dobbiamo demonizzare i tentativi di costruire un rapporto con il Paese che rafforzi l'opposizione. Noi come Pd dobbiamo aprire in fretta una fase di nuovo radicamento sociale, politico e culturale raccogliendo il segnale delle elezioni . Noi siamo il secondo partito italiano e la svolta sarà quella di tornare di nuovo e con più chiarezza vicino alle persone", ha proseguito Zingaretti. "Ripeto: noi dobbiamo smetterla di pensare che gli avversari siano movimenti con i quali abbiamo fatto pezzi di strada e ne faremo insieme e pensare a ricostruire un radicamento partendo dal voto del 25 settembre ci chiede di fare: opposizione sociale culturale parlamentare a questo governo", ha sottolineato.
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