Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, intervistato dal Messaggero, derubrica quanto successo a Palazzo Madama sull'elezione di La Russa e la polemica sugli appunti di Berlusconi. E aggiunge: "al Quirinale e al governo arriveremo insieme, compatti". "Ci tengo a chiarire come è andata al Senato", dice: "Negli ultimi giorni Berlusconi ha fatto aperture e passi di lato per l'unità del centrodestra. Si aspettava lo stesso dall'altra parte. Gli è dispiaciuto ricevere veti", afferma: "nessun blitz, lui anzi ha partecipato al voto per dare un segnale. Alla seconda votazione eravamo pronti a votare La Russa". "Appena iniziata la votazione, Licia" Ronzulli "ha chiesto a tutti di partecipare, mettendo davanti la coesione". Ma Fi non ha votato.
Quanto ai 17 voti dalle opposizioni, osserva: "Diciamo che quando c'è il voto segreto scattano sempre meccanismi di difesa. La Russa è in Parlamento da tanti anni, non stupisce che abbia raccolto un consenso più ampio". Gli appunti di Berlusconi? "Tenderei a derubricare la polemica - afferma -. Tutti in privato possiamo usare espressioni colorite", con Meloni "c'è un dialogo continuo, ovviamente non manca qualche differenza". "Berlusconi - continua Gasparri - in alcune fasi attende, per la sua lunga esperienza e leadership politica, una considerazione non solo legata alle percentuali di voto". E fa un esempio calcistico: "Dybala è un grande attaccante" e "giustamente ha i riflettori addosso", "Totti quando gioca oggi segna meno, ma quando passa si ferma il traffico".
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