L'Autorità delegata sui Servizi di informazione e sicurezza, Alfredo Mantovano, conferma "piena fiducia al Direttore del Dis, ambasciatrice Elisabetta Belloni, a fronte delle dichiarazioni rese ieri dal senatore Matteo Renzi". L'Autorità ricorda, inoltre, che "l'opposizione al segreto di Stato è stata confermata dal Presidente del Consiglio nel giugno 2022 e che essa è avvenuta nel corso di indagini dell'autorità giudiziaria, in relazione alla sola esigenza di tutelare la funzionalità dei Servizi, e per scongiurare il rischio di violarne la necessaria riservatezza. Il segreto di Stato è stato peraltro a suo tempo comunicato all'ambito istituzionale proprio, costituito dal Copasir, nei termini di legge".
Intervistato ieri sera nel corso della trasmissione "Non è l'Arena" su La7, Renzi ha parlato di un retroscena contenuto nel suo libro 'Il mostro' riguardo al caso del suo incontro in autogrill con l'ex 007 Marco Mancini del dicembre 2020. Il senatore spiega di aver appreso casualmente lo scorso 25 giugno che Belloni, sentita come testimone "all'interno di indagini difensive a cui è stata sottoposta a seguito della strana vicenda Report-Autogrill", ha opposto il segreto di Stato. In questo modo, lamenta Renzi nel libro, la verità sul caso si potrà sapere solo tra 15 anni, alla scadenza del segreto. Il leader di Iv ha legato l'azione di Belloni ad una sorta di 'vendetta' per averla "fatta fuori nella sua corsa al Quirinale" (Iv si oppose alla sua candidatura) ed "io mi domando - ha proseguito il senatore - cosa ci azzecca il segreto di Stato in un interrogatorio legato all'autogrill?".
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