"Le leggi razziali del 1938
rappresentano il punto più basso della storia italiana, una
vergogna che ha segnato la nostra storia per sempre, come ho
detto più volte e lo ribadisco. È una macchia indelebile,
un'infamia che avvenne nel silenzio di troppi". Così la premier
Giorgia Meloni, intervenendo all'inaugurazione della lapide
nella sede dell'Ordine dei giornalisti del Lazio che ricorderà i
nomi e le storie dei giornalisti romani vittime della
repressione e della violenza nazifascista.
"La sfida nella lotta alla discriminazione e
all'antisemitismo - ha aggiunto - non è qualcosa per cui
dobbiamo guardare indietro ma all'oggi. Non è una sfida che
abbiamo vinto, perché l'antisemitismo riemerge con altre facce e
strumenti nuovi e diversi. È una battaglia che coinvolge le
istituzioni, la politica e il governo, e chi racconta la realtà.
Il Governo italiano - ha assicurato - è sempre pronto,
concentrato e attento per combattere ogni forma di
discriminazione e antisemitismo che rischia ancora di essere
presente fra noi".
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