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Ira blogger russo, cellulari soldati Makiivka una diffamazione

Ira blogger russo, cellulari soldati Makiivka una diffamazione

Semyon Pegov si scaglia contro le spiegazioni ufficiali di Mosca

ROMA, 04 gennaio 2023, 11:21

Redazione ANSA

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Il più accreditato blogger militare russo Semyon Pegov si è scagliato contro la spiegazione ufficiale di Mosca secondo cui la caserma di Makiivka, nel Donetsk, sarebbe stata attaccata a causa dell'uso diffuso di telefoni cellulari da parte dei soldati russi (contrariamente al divieto) che ha consentito all'Ucraina di "rintracciare le coordinate della posizione dei militari: questo è "un palese tentativo di diffamare e incolpare", ha detto, citato dalla Cnn.
    Pegov, che scrive sotto lo pseudonimo di WarGonzo ed è stato personalmente insignito dell'Ordine del Coraggio dal presidente russo Vladimir Putin al Cremlino il 20 dicembre, ha affermato che il bilancio delle vittime a Makiivka è probabilmente di gran lunga superiore agli 89 ora ufficialmente riconosciuti dalla Russia.
    "Il numero dei dispersi è purtroppo notevolmente più alto", ha detto, aggiungendo: "Non posso rivelare le mie fonti, ma penso che siano affidabili".
    Oggi Pegov ha affermato inoltre che, mentre l'uso dei telefoni cellulari in prima linea non è "ovviamente" una buona cosa, "l'attribuzione della responsabilità all'uso dei cellulari non è troppo convincente. Le coordinate trapelano e i movimenti delle truppe vengono regolarmente 'comunicati' ai servizi di intelligence ucraini. La rete funziona, non dorme, e non dormono nemmeno i droni ucraini che possono fornire non solo informazioni sull'accumulo di truppe, ma anche confermarlo visivamente". Secondo Pegov infine l'esercito ucraino non avrebbe utilizzato missili Himars di fabbricazione americana a meno che non fosse certo del suo obiettivo: "Questa è un'arma costosa ad alta precisione. Prima di colpire con Himars, il nemico ovviamente verifica le informazioni. L'Ucraina non spara solo per fortuna", ha affermato.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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