Un messaggio "grave", una "destra dal grilletto facile". E ancora: "un clamore di armi" o "ecco le priorità per la scuola della Meloni" fino a chi si chiede "a quando le adunate del sabato".
Il retroscena che attribuisce al sottosegretario alla Presidenza, Giovanbattista Fazzolari la volontà di insegnare a sparare nelle scuole- pur nettamente smentito dal diretto interessato - accende comunque la polemica politica con le opposizioni che lanciano l'allarme di chi (come il tesoriere di +Europa, Alfonso Maria Gallo) vede nell'idea di introdurre come disciplina sportiva scolastica il tiro a segno "per insegnare ai nostri giovani ad essere dei pistoleri provetti. Non ingegneri, non medici, non latinisti, storici o scienziati: pistoleri".
Tiro a segno nelle scuole, Fazzolari: 'Mai menzionate, notizia inventata'
"Con tutto il rispetto per la disciplina sportiva del tiro a segno - si chiede anche la capogruppo dem al Senato Simona Malpezzi -, ma davvero la priorità della destra per l'istruzione è insegnare ai ragazzi ad usare le armi? Valditara chiarisca".
"Avete scambiato il Governo del Paese per un'assemblea del Fuan?", interviene con un tweet il vicesegretario del Pd Peppe Provenzano preannunciando sul tema un'interrogazione parlamentare.
E sono solo alcune delle reazioni che le opposizioni vergano contro Fazzolari che, dal canto suo, smentisce e annuncia querele contro l'articolo che gli attribuisce questa volontà: "L'articolo apparso oggi sul quotidiano La Stampa nel quale si sostiene che io vorrei 'insegnare a sparare nelle scuole' è ridicolo e infondato. La chiacchierata tra me e il generale Federici, consigliere militare del Presidente Meloni, che il giornalista di La Stampa crede di aver carpito come uno scoop verteva su tutt'altro", precisa preannunciando querele.
Immediata anche la controreplica del direttore della Stampa, Massimo Giannini che parla di "temerario sprezzo del ridicolo" accusando il sottosegretario di 'sparare' letteralmente la palla in tribuna, per smentire ciò che non è smentibile".
"Non mi sembra illuminata come idea". Così il leader della Lega e vicepremier, Matteo Salvini, commenta su Radio Capital l'articolo de La Stampa sulla proposta del sottosegretario alla presidenza Giovanbattista Fazzolari. "Con tutto l'amore e il sostegno al tiro sportivo, ai poligoni, alla passione, allo sport e al business, io sto lavorando da ministro per portare l'educazione stradale nelle scuole perché 3.000 morti all'anno sulle strade sono troppi. Più che sparare - afferma Salvini -porterei nelle classi l'educazione stradale, lascerei perdere l'educazione al tiro".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA