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Rispunta la proroga per i balneari, tensione nel centrodestra

Rispunta la proroga per i balneari, tensione nel centrodestra

Via a 72 anni medici base. Rush milleproroghe con nodo Bruxelles

ROMA, 09 febbraio 2023, 17:14

Alessandra Chini

ANSACheck

Una immagine di archivio di uno stabilimento balneare - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una immagine di archivio di uno stabilimento balneare - RIPRODUZIONE RISERVATA
Una immagine di archivio di uno stabilimento balneare - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Il centrodestra prova a trovare una sintesi sui balneari riesumando la proroga per le gare. Una sintesi che stressa la maggioranza e che porta anche novità per quanto riguarda la pensione dei medici di base. Niente da fare, invece, per la proroga dello smart working per i fragili. E' al miglio finale, e forse più complesso, la partita del milleproroghe al Senato con alcuni nodi che restano ancora aperti e saranno sciolti solo nelle prossime ore.
    Alla fine una complessa soluzione sul nodo delle concessioni balneari arriva. Ma la stessa formulazione tecnica individuata è una cartina di tornasole delle fibrillazioni che il tema crea in un centrodestra compresso tra le richieste di una categoria produttiva e le stringenti indicazioni di Bruxelles. La mediazione portata avanti in maggioranza, in primis dal ministro per i Rapporti con il parlamento Luca Ciriani, prova a salvare il salvabile tenendo insieme tutto e il risultato è una nuova sostanziale presa di tempo. Così, mentre il senatore azzurro Maurizio Gasparri annuncia a metà mattina che "si sta trovando una sintesi sui balneari", iniziano a circolare gli emendamenti ai quali stanno lavorando.

Si agisce sulla proroga del monitoraggio delle concessioni e sui bandi legati all'attuazione del riordino della materia. Ma l'aspetto più controverso è appunto rappresentato dal voto dell'emendamento che proroga di un anno l'avvio delle gare: c'è , è firmato dagli azzurri ma non entrerà nella proposta dei relatori. "FdI - spiega Gianluca Caramanna, responsabile turismo del partito della Meloni - ha preso atto della richiesta maggioritaria di procedere, all'interno del dl milleproroghe, con una proroga delle concessioni di un anno rispetto ai termini stabiliti dal ddl Concorrenza e pertanto sosterrà gli emendamenti di maggioranza che vanno in questa direzione". Una presa d'atto, dunque. Mentre Fi festeggia e rivendica di aver portato FdI dalla propria parte: "Forza Italia - dice la presidente dei senatori Licia Ronzulli - è sempre stata in prima linea nel cercare una soluzione condivisa in merito alla vicenda delle concessioni balneari. E abbiamo esposto ai colleghi degli altri gruppi le ragioni della categoria, in un confronto soprattutto con i senatori di Fdi, che hanno accolto la nostra proposta di estendere le concessioni".

Si procede, dunque, in buona sostanza per 'parti separate' anche se la sintesi formale arriverà a breve insieme a un parere del Mef. Le opposizioni chiedono conto del fatto che non ci sia un intera formulazione del governo. "Perché non c'è un emendamento del governo? Ma è giusto - sottolinea il senatore Dem Daniele Manca - capire da parte del governo se possono essere prodotti impatti sulla finanza pubblica". L'opposizione pone anche il problema della copertura di una eventuale possibile procedura di infrazione da parte di Bruxelles.
    Sembra dunque, al momento superato, lo scoglio più grosso della maggioranza per quanto riguarda il decreto milleproroghe che vede anche una serie di altre novità. Tra le altre la possibilità per i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, entrambi convenzionati al servizio sanitario, di andare in pensione a 72 anni e non a 70. E sempre sul fronte sanitario la proroga della carta d'identità elettronica per un anno, con la richiesta di un impegno a che la misura diventi strutturale. Niente da fare, invece, per la proroga dello smart working per i fragili che ha avuto parere contrario del governo e non è stata dunque approvata per una questione di copertura.
    Resta aperto, infine, con una proposta di riformulazione con una proroga al 30 novembre 2023 della sua entrata in vigore, il tema della consulta dei tifosi che il senatore Claudio Lotito chiedeva, e che era stata al centro di uno scontro in maggioranza. 
   

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