"Se ci sono state lacune nella catena di comando per un soccorso tempestivo, noi lo dobbiamo sapere, ministro. Non è una richiesta che FdI lascerà alle opposizioni.
Noi siamo i primi a chiederlo, perché non si può lasciare una nave piena di bambini in balia delle onde ma rifiutiamo la strumentalizzazione politica". Così il senatore di Fratelli d'Italia e presidente della commissione Affari costituzionali, Alberto Balboni, rivolgendosi al ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, dopo la sua audizione davanti alla commissione Affari costituzionali sulle linee programmatiche del dicastero.
Le parole del senatore di Fratelli d'Italia hanno dato la stura all'opposizione che vi ha visto un risentimento del gruppo nei confronti ministro, più vicino alla Lega di Matteo Salvini.
Immediato il chiarimento del capogruppo di Fdi, Tommaso Foti, secondo il quale la richiesta di Alberto Balboni a Piantedosi di chiarire se ci sono state lacune nei soccorsi "semplicemente serve a evitare le cose che sono state dette nei giorni scorsi, dato che stamattina ho continuato a sentire questo disco che è il governo che dice 'no, non intervenite secondo alcuni. Almeno si fa chiarezza, anche se lo ha spiegato 30 volte" il ministro "che non si riusciva ad intervenire con mare forza 7". Così il capogruppo di Fdi alla Camera Tommaso Foti interpellato dai cronisti in Transatlantico. "Prima hanno tirato in ballo il decreto Ong e hanno preso una buca, poi si è cominciato a dire che allora è colpa dei soccorsi che sono arrivati in ritardo. Visto che bisogna rompere questo disco che è già diventato insopportabile, allora dica il ministro. Peraltro" Balboni al Senato "non ha detto niente di diverso visto che qui già hanno chiesto tre volte che venga a relazionare. Quando lo farà, dimostrando che non c'è stato assolutamente nulla, allora qualcuno dovrà anche ammettere che ha detto delle calunnie".
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