/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Papa Francesco al carcere minorile di Casal del Marmo

Papa Francesco al carcere minorile di Casal del Marmo

Il Pontefice nella periferia romana, dove celebrerà la messa in Coena Domini, con il rito della lavanda dei piedi

CITTÀ DEL VATICANO, 07 aprile 2023, 12:23

Redazione ANSA

ANSACheck

Il rito della lavanda dei piedi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il rito della lavanda dei piedi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il rito della lavanda dei piedi - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Il Papa si è recato nel carcere minorile di Casal del Marmo, nella periferia romana per celebrare la messa in Coena Domini, con il rito della lavanda dei piedi. Il Papa è arrivato nella cappella del carcere sulla sedia a rotelle.

Francesco sta eseguendo il rito della lavanda dei piedi del Giovedì Santo. Lava e bacia i piedi ai giovani detenuti che simboleggiano gli apostoli. Tra questi ci sono anche delle ragazze. Il Papa, che si muove a fatica, esegue il rito con grandi sorrisi e saluta ad uno ad uno i ragazzi scelti al carcere di Casal del Marmo per questo rito. 

 

 

 

Il Papa chiede a sacerdoti e vescovi di evitare divisioni, "partiti e cordate". "Si pecca contro lo Spirito che è comunione quando si diventa, anche per leggerezza, strumenti di divisione" con "il chiacchiericcio" e "si fa il gioco del nemico, che non viene allo scoperto e ama le dicerie e le insinuazioni, fomenta partiti e cordate, alimenta la nostalgia del passato, la sfiducia, il pessimismo, la paura. Stiamo attenti, per favore, a non sporcare l'unzione dello Spirito e la veste della Santa Madre Chiesa con la disunione, con le polarizzazioni, con ogni mancanza di carità e di comunione", ha detto il Papa nell'omelia.

Papa Francesco è nella basilica vaticana dove presiede la messa crismale, liturgia che si celebra in questo giorno in tutte le chiese cattedrali. La messa del crisma è concelebrata dal Papa con i cardinali, i vescovi, il vicario del Papa a Roma, il cardinale Angelo De Donatis, celebrante all'altare, e i sacerdoti della diocesi. Nel corso della celebrazione, i sacerdoti rinnovano le promesse fatte al momento della loro ordinazione; quindi ha luogo la benedizione dell'olio degli infermi, dell'olio dei catecumeni e del crisma.

Il Papa invita i sacerdoti a "custodire l'armonia" e ad accogliere e perdonare tutti. "Aiutiamoci, fratelli, a custodire l'armonia, cominciando non dagli altri, ma ciascuno da sé; chiedendoci: nelle mie parole, nei miei commenti, in quello che dico e scrivo c'è il timbro dello Spirito o quello del mondo? Penso anche alla gentilezza del sacerdote: ma tante volte noi preti siamo dei maleducati. Se la gente trova persino in noi - ha detto Papa Francesco nell'omelia della messa crismale - persone insoddisfatte e scontente, zitelloni, che criticano e puntano il dito, dove vedrà l'armonia? Quanti non si avvicinano o si allontanano perché nella Chiesa non si sentono accolti e amati, ma guardati con sospetto e giudicati! In nome di Dio, accogliamo e perdoniamo, sempre! E ricordiamo che l'essere spigolosi e lamentosi, oltre a non produrre nulla di buono, corrompe l'annuncio, perché contro-testimonia Dio, che è comunione e armonia".

Il Papa invita i sacerdoti a superare le proprie crisi e a non scadere mai nella mediocrità. "A tutti, prima o poi, succede di sperimentare delusioni, fatiche e debolezze, con l'ideale che sembra usurarsi fra le esigenze del reale, mentre subentra una certa abitudinarietà e alcune prove, prima difficili da immaginare, fanno apparire la fedeltà più scomoda rispetto a un tempo", ha detto il Papa nell'omelia della messa crismale. Da questo senso di delusione "si può uscirne male, planando verso una certa mediocrità, trascinandosi stanchi in una normalità dove si insinuano tre tentazioni pericolose: quella del compromesso, per cui ci si accontenta di ciò che si può fare; quella dei surrogati, per cui si tenta di 'ricaricarsi' con altro rispetto alla nostra unzione; quella dello scoraggiamento, che è la più comune, per cui, scontenti, si va avanti per inerzia". Per il Papa questo è "il grande rischio: mentre restano intatte le apparenze, 'io sono sacerdote, io sono prete', ci si ripiega su di sé e si tira a campare svogliati; la fragranza dell'unzione non profuma più la vita e il cuore non si dilata ma si restringe, avvolto nel disincanto". "Quando il sacerdozio lentamente va scivolando sul clericalismo, il sacerdote si dimentica di essere pastore per diventare un chierico di Stato", ha avvisato il Papa. Ma una crisi può invece "diventare anche la svolta del sacerdozio, la tappa decisiva della vita spirituale, in cui deve effettuarsi l'ultima scelta tra Gesù e il mondo, tra l'eroicità della carità e la mediocrità, tra la croce e un certo benessere, tra la santità e un'onesta fedeltà all'impegno religioso". Il Papa ha ribadito ai sacerdoti che bisogna evitare "il carrierismo".

Il Papa, nell'omelia della messa del crisma, chiede ai sacerdoti in crisi di farsi coraggio per riprendere la strada dello Spirito. "In questo momento - ha detto Papa Francesco - sto facendo memoria di alcuni di voi che sono in crisi, che sono disorientati e che non sanno come riprendere la strada in questa seconda unzione dello Spirito. Questi fratelli io li ho presenti e semplicemente dico: coraggio, il Signore è più grande delle tue debolezze, dei tuoi peccati. La doppia vita non ti aiuterà, buttare tutto dalla finestra nemmeno, vai avanti, lasciati accarezzare dall'unzione dello Spirito Santo".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza