"I dirottatori della nave sono stati catturati. Tutto è finito bene". Lo scrive su Twitter il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che aggiunge: "i miei complimenti ai ragazzi del Battaglione San Marco, ai poliziotti ed ai finanzieri, che hanno concluso una splendida operazione in collaborazione. Ognuno per la sua parte. Bravi!".
Sequestrata nave turca vicino Ischia, la Marina la libera
La Squadra Mobile di Napoli e il Gico della Guardia di Finanza - nell'ambito delle indagini coordinate dalla Procura partenopea sul presunto tentativo di dirottamento avvenuto ieri su una nave turca Galata Seaway (partita dal porto di Topcular e diretta a Sete, in Francia) - hanno ascoltato nella notte, in Questura, il comandante della nave e i 15 clandestini trovati a bordo dalle forze dell'ordine. Il comandante ha riferito agli inquirenti di aver visto due clandestini armati di coltello che si aggiravano nella zona macchine della nave dove però non sono riusciti a entrare. A questo punto i due clandestini si sono ricongiunti con gli altri. Per questo motivo ha lanciato l'allarme: al momento, secondo quanto si apprende da fonti qualificate, non è chiaro l'uso che i clandestini volessero fare dei coltelli. Non è chiaro dunque se ci sia stato o meno un tentativo di dirottamento. Al momento non stati adottati provvedimenti e non risultano indagati. Equipaggio e immigrati sono stati ascoltati nella veste di persone informate sui fatti.
Tre immigrati saranno denunciati a piede libero per possesso di armi nell'ambito delle indagini del Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e del Roan della Guardia di Finanza di Napoli e della Squadra Mobile nell'ambito delle indagini - coordinate dalla Procura partenopea - sul presunto dirottamento di una nave battente bandiera turca diretta in Francia. Non è ancora chiaro se nei loro confronti verrà contestato anche il reato di favoreggiamento di immigrazione clandestina ma, secondo quanto si apprende da fonti qualificate, non ci sarà una denuncia per il dirottamento.
Sono stati tutti rintracciati gli immigrati a bordo della nave turca dirottata: si tratta di 15 persone, 13 uomini e due donne. Rispondendo alle domande dei finanzieri e degli agenti della Squadra mobile di Napoli, che si stanno avvalendo di un interprete, hanno riferito di essere di nazionalità siriana, afgana e irachena. Gli investigatori sono ora al lavoro per capire chi di loro abbia preso parte al dirottamento. Le indagini sono coordinate dalla procura di Napoli (pm Enrica Parascandolo) e sono a 360 gradi: si tratta di identificare le persone coinvolte, stabilire quali fossero le loro reali intenzioni, l'esistenza di eventuali collegamenti con frange terroristiche. Sarà poi necessario ricostruire nel dettaglio l'accaduto, a cominciare dal luogo in cui è avvenuto il dirottamento perché ciò determinerà la competenza territoriale degli inquirenti.
A bordo della nave turca di cui è stato tentato il dirottamento gli investigatori hanno trovato due coltelli e un taglierino: potrebbe trattarsi, è l'ipotesi al vaglio, delle armi utilizzate per minacciare l'equipaggio. Il Gico della Guardia di finanza e la Squadra mobile di Napoli sono riusciti a scoprire dove gli immigrati si erano nascosti grazie alle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza della nave.
Il tentativo di sequestro
Il tentativo di sequestro da parte di assalitori armati nella plancia di una nave cargo turca e l'sos lanciato dai marinai turchi. E poco dopo gli uomini della Brigata Marina San Marco che si calano dagli elicotteri per neutralizzare il gruppo di migranti irregolari che aveva tentato di dirottare la nave. L'operazione speciale nel mar Tirreno, al largo della costa napoletana, è riuscita a scongiurare l'attacco di una quindicina di migranti, probabilmente provenienti dalla rotta medio orientale, diventati pirati in pochi attimi.
Un'operazione che, sebbene il cargo sia stato poi scortato in rada nel porto di Napoli dove era schierato un dispositivo di forze di polizia, è proseguita con la bonifica della nave. Il mercantile trasportava autocarri ed era partito dal porto di Topcular in Turchia il 7 giugno diretto in Francia allo scalo portuale di Seté dove doveva approdare il 10 giugno ma all'altezza dell'isola di Ischia il viaggio si è interrotto: dopo essere stati scoperti i migranti irregolari, nascosti forse in uno dei camion a bordo, hanno cercato di prendere il possesso del mercantile Galata Seaways mettendo in scacco le ventidue persone dell'equipaggio. I marinai sono riusciti a lanciare l'Sos alla Guardia costiera francese che ha avvisato quella italiana, rimasta sempre in contatto con il comando della nave: poi il blitz della Marina, di stanza a Brindisi. Due elicotteri sono intervenuti: gli uomini della Brigata San Marco, la Fanteria del mare, si sono calati sul cargo mentre quelli del Comsubin sono rimasti sull'elicottero per monitorare la situazione.
Migranti tentano di dirottare una nave turca al largo di Napoli, bloccati
Scattato l'intervento, con il ministro della Difesa Guido Crosetto costantemente informato, i militari italiani hanno subito bloccato una parte del gruppo di assalitori che aveva ancora le armi in pugno: quattro o cinque migranti, con dei coltelli, avevano tentato di prendere possesso della plancia di comando, asserragliandosi all'interno e tentando anche il sequestro dei marinai turchi. Gli altri aggressori invece si sono dileguati nascondendosi tra i mezzi.
A fornire l'aggiornamento delle operazioni è stato lo stesso Crosetto, che stava partecipando al Forum Masseria a Manduria: "Speriamo che finisca nel più breve tempo possibile senza conseguenze per nessuno", ha detto. Con la nave al sicuro e i violenti neutralizzati, il cargo è stato portato al porto di Napoli, per proseguire la bonifica dell'imbarcazione. A garantire la sicurezza all'operazione, scortando l'imbarcazione, c'era la nave Gregoretti della capitaneria di porto, un elicottero e un aereo della Guardia costiera oltre a un pattugliatore della Guardia d Finanza.
Una volta in rada a Napoli, dove il cargo resterà, sulla Galata Seaways sono saliti a bordo gli uomini della Squadra Mobile di Napoli, i finanzieri di Gico e Roan la Capitaneria di Porto per proseguire la ricerca di altri assalitori e per cercare di ricostruire l'accaduto. Sul tentato dirottamento del cargo turco la procura di Napoli ha disposto le indagini coordinate dal pm Enrica Parascandalo: l'attività istruttoria punterà anche ad accertare l'area di mare esatta in cui si è consumato il tentativo di sequestro e dirottamento anche per determinare la competenza territoriale degli inquirenti.
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