"La Tunisia non accetterà mai il minimo trattamento disumano inflitto a chiunque si trovi sul suo suolo e si adopera affinché tutti gli immigrati si trovino in una situazione regolare". Lo ha detto il presidente tunisino Kais Saied presso la sede del governatorato di Sfax, città snodo di passaggio dei migranti subsahariani, ove oggi ha effettuato una visita a sorpresa.
"Queste persone sono vittime di un sistema globale che le tratta non come esseri umani, ma come semplici numeri e non è accettabile che noi facciamo da guardie di frontiera per altri Paesi", ha detto Saied, come riportato in un video della presidenza ripreso da Mosaique FM.
"La soluzione deve essere collettiva e nel quadro della legge - ha detto ancora Saied - questa situazione che sta attraversando la Tunisia è anormale e dobbiamo porre fine a questa situazione disumana". Anche le statistiche sono false, ha affermato, si parla di 10.000, ma in realtà sono molto più numerosi, e vanno soprattutto a Sfax. Coloro che difendono i diritti umani accettano che le persone siano in questa miseria, dormano per terra e fuori con i bambini al sole, al freddo e alla pioggia? si è chiesto il presidente. Saïed, che ha visitato i migranti alla periferia di Bab Jebli dove hanno allestito un accampamento improvvisato. Aggiungendo che la Tunisia può dare lezioni di umanità.
"Parliamo di tratta di esseri umani e loro sono vittime della povertà, delle guerre civili e si rifugiano in Tunisia, ma noi siamo uno Stato che ha le sue leggi e rispetta la legge e gli esseri umani. La situazione deve essere nell'ambito della legge, perché chiediamo di rispettare la legge al nord del Mediterraneo e non al sud? La soluzione non deve essere a scapito della Tunisia, di coloro che tuteliamo, ma (i migranti ndr) devono rispettare la legge ed essere nella legalità", ha aggiunto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA