L'orizzonte è quello del 2030, che l'agenda della Fao pone come termine per l'obiettivo Fame Zero, ma la guerra in Ucraina ha ancorato al presente il vertice delle Nazioni Unite sui Sistemi Alimentari, che è in corso in questi giorni a Roma. "Il fatto che la Russia si sia ritirata dall'accordo sul grano non fa che", rendere più evidente "la mancanza della sicurezza alimentare. La Russia riconsideri la sua decisione", ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Parole che hanno fatto eco all'appello lanciato alla Russia dal segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres: "Torni all'attuazione dell'iniziativa del Mar nero - ha detto aprendo il vertice a Roma - ed esorto la comunità globale a restare unita per trovare soluzioni efficaci in questo impegno e sforzo essenziale". Il tema è stato toccato anche nell'incontro al Quirinale fra Guterres e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Ho letto del suo appello alla Russia perché torni indietro rispetto alla sciagurata decisione di non dare più corso all'accordo sul grano, il suo richiamo è fondamentale", gli ha detto il Capo dello Stato. Quella della Russia, ha proseguito, è "una decisione gravissima con conseguenze per una quantità di Paesi in cui molte persone troverebbero difficoltà di alimentazione".
A margine del vertice Onu, in una serie di bilaterali con i leader dei Paesi africani, Giorgia Meloni ha continuato a camminare lungo i binari di quel "processo di Roma" avviato con la Conferenza promossa a Roma su sviluppo e migrazioni. Trovando una sponda anche nell'incontro avuto al Colle da Mattarella con il presidente della Repubblica tunisina, Kaïs Saïed. "E' un'occasione per sottolineare l'amicizia che intercorre tra i nostri popoli, tra i nostri Paesi - ha detto il Capo dello Stato - Vorrei sottolineare ancora una volta come l'Italia sia al fianco delle Tunisia nelle sfide importanti che vi sono" e "ribadire la nostra volontà di collaborare sempre più intensamente". La linea del governo italiano è quella ribadita da Meloni al vertice Onu: "Dobbiamo creare un modello di cooperazione non predatorio con i Paesi africani per garantire loro la possibilità di vivere delle loro risorse. L'Italia è uno dei Paesi più vicini all'Africa, che non è un continente povero ma è pieno di risorse, la metà di quelle mondiali". Nel suo intervento nella sede della Fao, Meloni ha citato Papa Francesco: "Ciascuno possa godere dei propri diritti e non sia costretto ad emigrare vivendo in pace e con dignità".
E in questo percorso, ha aggiunto la presidente del Consiglio, "la sicurezza alimentare è fondamentale". L'impostazione italiana sull'immigrazione - è stato fatto sapere da fonti di Palazzo Chigi - è stata condivisa da Guterres, con cui Meloni ha avuto un bilaterale. Il segretario generale dell'Onu, è stato aggiunto, ha espresso anche "forte interesse per la prossima presidenza italiana del G7" e ha assicurato "un ampio sostegno al presidente Meloni". Mentre nei colloqui con i Paesi Africani, la premier "ha raccolto l'attenzione nei confronti del 'Processo di Roma' - hanno fatto sapere da Palazzo Chigi - e ha ribadito l'impegno del Governo per l'Africa, declinato anche attraverso il Piano Mattei". Agende, programmi ed emergenze si intrecciano. "La sicurezza alimentare - ha assicurato Meloni - sarà una priorità dell'agenda, nella nostra presidenza del G7", l'anno prossimo.
Mattarella, sciagurata la scelta di Mosca sul grano
"Ho letto del suo appello alla Russia perchè torni indietro rispetto alla sciagurata decisione di non dare più corso all'accordo sul grado. Una decisione gravissima con conseguenze per una quantità di Paesi in cui molte persone troverebbero difficoltà di alimentazione. Il suo appello è particolarmente importante. Il suo richiamo è fondamentale". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrando al Quirinale il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.
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