Le rassicurazioni del Viminale non sono bastate. I sindaci, preoccupati dalla ridefinizione del Pnrr, rilanciano i loro timori sui tagli agli interventi per le periferie nel piano Recovery. Dopo l'incontro dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani con il ministro dell'Interno, definito "costruttivo" dagli stessi ambienti del ministero, il presidente dell'Anci, Antonio Decaro, lancia un allarme all'Esecutivo: "dai finanziamenti Pnrr sono state spostate le opere del Piani urbani integrati (i cosiddetti Pui), sono progetti e opere per 2,6 miliardi di euro, che sono dei Comuni e che sono per oltre il 94% già aggiudicate". Parole che arrivano nonostante Piantedosi, in linea con il ministro Fitto, avesse garantito sulla continuità dei progetti di fronte ai sindaci delle città metropolitane, anche loro presenti. "Usciamo dall'incontro con un impegno sulle risorse sostitutive ma anche con una domanda alla quale non abbiamo ricevuto alcuna risposta", chiarisce Decaro riferendosi alla "proposta di definanziamento da parte del governo sui Pui, opere cruciali per le nostre città, interventi per le periferie che potranno risanare situazioni sociali ed economiche difficili: perché dobbiamo metterle a rischio con un cambio immotivato della fonte di finanziamento?", sostiene il numero uno dell'Anci segnalando a Piantedosi "il rischio grave di suscitare un clima di sfiducia dei cittadini verso lo Stato, visto che si crea incertezza laddove noi sindaci avevamo assunto impegni rigorosi con le nostre comunità".
Il titolare del Viminale - nelle stesse parole di Decaro - ha ribadito che "le opere si faranno e il governo le considera un obiettivo importante", ma i sindaci pur apprezzando l'affermazione "da parte di un ministro che stimiamo" si dicono preoccupati, anche perché non è stata accolta la loro proposta di "esaminare caso per caso quali opere siano eventualmente a rischio di bocciatura da parte della Commissione Europea". Durante l'incontro i Comuni avrebbero ricordato che in alcune città - come Roma, Firenze, Bologna, Messina e Cagliari - gli interventi di quei progetti sui Piani urbani integrati sarebbero stati già tutti aggiudicati. "Ma ora resta un quadro del tutto incerto perché privo di dati chiari", commenta il sindaco di Firenze, Dario Nardella.
Intanto il ministero dell'Economia ha fatto sapere di aver assegnato definitivamente risorse pari a 2,4 miliardi di euro del Fondo opere indifferibili alle opere pubbliche delle stazioni appaltanti che hanno avviato le procedure di affidamento nel periodo dal primo gennaio al 30 giugno 2023: si tratta di risorse aggiuntive per fronteggiare l'aumento dei prezzi dei materiali e il caro energia per la realizzazione degli interventi previsti dal Pnrr e dal Piano nazionale per gli investimenti complementari. Inoltre, sottolinea il Mef, i provvedimenti individuano gli interventi degli enti alluvionati sui quali viene sospesa e rinviata la verifica dell'avvio delle procedure di affidamento, gli interventi per i quali è stata avviata la procedura di affidamento ma non è stata completata la verifica (verranno confermate successivamente), nonché gli interventi per i quali non viene confermata l'assegnazione.
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