"Falso. Tutte le opere verranno realizzate, da Sud a Nord. In questi mesi abbiamo fatto un approfondimento sull'andamento dei vari cantieri e abbiamo semplicemente rimodulato le dotazioni finanziarie". Così replica il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, alla domanda posta da 'Il Sussidiario' sul fatto se sia vero che ha tagliato 2,5 miliardi di infrastrutture al Sud per finanziare opere al Nord.
"Abbiamo dato fondi per i cantieri che ne necessitavano già nel 2023, trasferendoli da quelle opere che invece partiranno solo dal 2024 e che otterranno tutti gli stanziamenti necessari al momento giusto. Ricordo che ho l'onore di guidare il Mit da circa nove mesi, il centrosinistra che polemizza è stato al ministero quasi ininterrottamente nell'ultimo decennio. Mi stupisce che ora vogliano dare lezioni su opere che evidentemente non sono stati in grado di realizzare".
"Nessuno spostamento di fondi da una parte all'altra del Paese: con questa logica, significa che dovremmo rinunciare ad alcuni investimenti e non è nostra intenzione. Peraltro ricordo che abbiamo rilanciato il progetto di Ponte sullo Stretto che porterà almeno 100mila posti di lavoro tra Calabria e Sicilia, e tra investimenti già concretizzati o in previsione, ci ha convinti a prevedere maxi interventi nelle due regioni da 75 miliardi complessivi tra strade e ferrovie. In Italia abbiamo già attivato 4mila cantieri per migliorare la circolazione di auto e treni. Solo in infrastrutture ferroviarie ci sono 125 miliardi di euro. I numeri sono più forti di qualsiasi fake news".
"Contiamo che la prima pietra del ponte sullo Stretto possa essere posata tra un anno e siamo convinti che il progetto, che aveva già superato tutti i passaggi tecnici e burocratici, debba solo essere aggiornato. Sarà un'opera green che consentirà di ripulire un tratto di mare
dove oggi c'è un traffico pazzesco con relativo inquinamento e disagio dei cittadini", ha sottolineato Salvini.
"Le ultime grandi opere pubbliche sono state realizzate grazie alla legge obiettivo voluta dal governo di centrodestra guidato da Silvio Berlusconi. In Italia abbiamo un problema di eccesso burocratico, di sfiducia e purtroppo una forte componente ideologica che si contrappone a qualsiasi novità ingegneristica e infrastrutturale", aggiunge il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e trasporti
A chi pensa? "Potrei citarle - replica - il no del Pci all'Autostrada del sole, come i più recenti no al Mose di Venezia, che ora invece si sta confermando una scelta azzeccata, per non parlare di Tap, Tav, Ponte sullo Stretto. A me piace incarnare l'Italia che vuole correre, sognare, costruire. Con buonsenso e rispetto del territorio, e risultati concreti". Vale a dire? "Il collegamento stabile tra Calabria e Sicilia, per esempio, sarà una straordinaria opera green perché consentirà l'abbattimento di inquinamento, a partire da quello del mare. Abbiamo già approvato il nuovo codice degli appalti, che semplifica e velocizza le procedure per i nuovi cantieri. E i primi dati sono molto incoraggianti".
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