La mamma coraggio di Napoli non si ferma. Pronta a smuovere le montagne, a trasformare il suo dolore indicibile, in una battaglia civile. Oggi l'incontro a Palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni ed il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, accanto al quale, ieri, ha partecipato al funerale del figlio nella Chiesa del Gesù Nuovo di Napoli.
L'incontro, spiega all'ANSA, è "andato benissimo, sono molto soddisfatta". Ha trovato nel capo del governo "disponibilità e amorevolezza". E l'ascolto 'attento' di quello che sarà ora il suo obiettivo da perseguire fino in fondo. La priorità è una: ergastolo anche ai minori che uccidono. "Sono colpita - ha detto la Meloni - dalla reazione per la cosa peggiore che ti possa capitare. Ho trovato una donna che vuole combattere e a queste persone delle risposte vanno date. Noi intendiamo proporre per il ragazzo la medaglia d'oro al Valor civile". Daniela Di Maggio racconta che "di fronte a un crimine così efferato la presidente del Consiglio è consapevole che bisogna fare qualcosa di importante a livello normativo. Ho riproposto la necessità che sia dato l'ergastolo a chi compie un delitto del genere, anche se ha 17 anni. E le mie parole sono state ascoltate con attenzione". Ora si tratterà di andare avanti per rendere concreto questo proposito. "Il prossimo incontro sarà con il ministro Nordio e con il Csm", aggiunge, perchè di sicuro si è raggiunto un punto di non ritorno. "Chi commette un crimine così orrendo, chi uccide un giovane non è più una persona, è un demone. Deve provare lo stesso dolore che ha inferto alle sue vittime e ai familiari".
La mamma coraggio commenta con soddisfazione il primo pacchetto, immediato, di provvedimenti adottati dal governo. Ritorna con la mente al funerale di ieri, quello che lei aveva invocato fosse "un evento storico". Ed è sicura che qualcosa di importante sia avvenuto. Con la cerimonia nella chiesa del Gesù Nuovo e la forte omelia dell'arcivescovo Domenico Battaglia, "abbiamo cambiato la storia e la narrazione di una città". Si attendono segni concreti ma anche di alto valore simbolico. E per questo, le è stato spiegato, ci sarà la medaglia al valor civile per il figlio. Non serve solo la repressione. Occorrono messaggi che i più giovani possano recepire, magari trasmessi da chi è in sintonia con il loro mondo. E su questa strada il noto rapper Geolier, che ieri ha partecipato ai funerali di Giovanbattista, scriverà una canzone per inneggiare alla legalità. Geolier aveva portato una corona di fiori sulla bara del giovane ucciso e si era soffermato a parlare con la mamma che aveva abbracciato.
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