Elly Schlein unisce il Partito democratico nell'attacco al centrodestra sulla gestione dell'immigrazione, ma continua a fare i conti con i mugugni interni. L'ultimo è per la scelta di Marco Cappato come candidato alle suppletive di Monza. L'esponente radicale ha ottenuto l'endorsement del M5s ma, dopo l'investitura del Pd, alcuni dirigenti locali dem hanno pubblicato un documento su Facebook usando termini come "amarezza", "perplessità" ed "errore politico".
La giornata della segretaria parte con una commento sul filo del sarcasmo alle parole di Matteo Salvini. Il vicepremier ha parlato dell'aumento degli sbarchi come di un "atto di guerra" e ha adombrato il sospetto che dietro ci sia una regia. "Sono campioni di scaricabarile - è la replica di Schlein - evocano un complotto internazionale per nascondere le proprie responsabilità". E anche Giuseppe Conte, usa lo stesso metro: "La Lega oggi ha scoperto l'autrice del complotto sui migranti: Giorgia Meloni", scrive su Facebook il presidente del M5s, postando le parole del vicesegretario della Lega, Andrea Crippa, che ha criticato "la via diplomatica" della premier. Per la segretaria del Pd, Salvini "si deve guardare allo specchio, perché quando noi eravamo a batterci per modificare Dublino, loro non sono mai venuti a negoziarlo, perché non hanno coraggio" di dirlo "ai loro alleati nazionalisti, agli Orban".
Un nome che nel corso della giornata rimbalza: mentre Schlein parla, a Budapest Meloni sta incontrando il primo ministro ungherese. Per la segretaria Pd, Meloni e Salvini fanno "a gara a chi è più cattivo": lo dimostra il decreto Cutro, spiega, "che ha fatto l'esatto opposto di ciò che servirebbe". Per Schlein, "il dramma di questi giorni è la dimostrazione del fallimento delle politiche di questo Governo" e di "un accordo cinico con un Paese che non sta garantendo i diritti democratici".
Ma il fronte interno continua a dare grattacapi alla segretaria.
A Monza il campo largo sta trovando una sua forma dietro alla candidatura di Cappato per le suppletive. Il Movimento 5 Stelle lascerà alla "comunità di iscritti e sostenitori la possibilità di sostenerlo", anche per "non contribuire a una frammentazione dell'area progressista". E con l'esponente radicale ci sono già anche Azione, Verdi e Sinistra italiana. Ma il modo in cui il Pd è arrivato al sostegno di Cappato non è andato giù all'area riformista del partito. E in un documento postato sulla pagina Facebook del Partito democratico brianzolo, il segretario provinciale Pietro Virtuani, il sindaco Paolo Pilotto, il capogruppo in provincia Vincenzo di Paolo e il consigliere regionale (ed ex sindaco) Gigi Ponti scrivono: "I territori devono potere esprimere e scegliere i candidati, a maggior ragione nel caso di un collegio uninominale. Senza voler nulla togliere alla figura di Cappato e alle sue battaglie per i diritti, non possiamo nascondere la nostra amarezza e la nostra perplessità per questa decisione. Privare l'elettore della possibilità di votare proposte riconoscibili come provenienti genuinamente da questa area politica sia un errore politico".
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