"È evidente che la situazione internazionale è difficile e lo sarà per i prossimi mesi: si deve mantenere alta l'attenzione. Abbiamo visto quello che è successo pochi giorni fa in Francia. Possono esserci emulazioni, lupi solitari, fenomeni difficili da prevenire. Il nostro sistema di prevenzione è comunque molto capace di contrastare i rischi, questo è un elemento di rassicurazione. Non abbiamo elementi di minaccia concreta". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ad un convegno organizzato dal sindacato di polizia Coisp e dall'Istituito Inmp.
Allerta infiltrati, controlli migranti e frange estreme
Con l'acutizzarsi della crisi mediorientale e la pioggia di bombe che continua a piovere dai cieli di Gaza e Israele, in Italia a preoccupare è il ritorno dei cosiddetti "lupi solitari". Per questo sotto stretto controllo ci sono i flussi migratori e le frange estreme che in qualche modo potrebbero 'nascondere' segnali di pericolo per la sicurezza nazionale. "Non c'è un rischio imminente - aveva ribadito ieri il ministro degli Esteri, Antonio Tajani - ma nulla va sottovalutato". Per questo da ormai una settimana, da quando cioè dopo l'attacco a Israele è cominciato il conflitto mediorientale, sono stati intensificati i piani di sicurezza e controllo dei luoghi sensibili. In totale sono oltre 20milla su tutto il territorio nazionale, di cui circa 200 riguardano edifici o strutture ebraiche. "Tutte le sinagoghe e tutti i luoghi di riunione e i quartieri dove c'è una maggioranza di popolazione ebraica sono particolarmente sorvegliati e protetti", aveva assicurato lo stesso Tajani.
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