(di Anna Magnifico)
Foggia torna al voto. A distanza di due anni e due mesi dallo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose, avvenuto il 5 agosto del 2021 su decisione dell'allora ministro degli interni Luciana Lamorgese, la città capoluogo (secondo capoluogo di provincia in Italia ad essere sciolto per infiltrazioni mafiose dopo Reggio Calabria nel 2012) torna ad esercitare il proprio diritto al voto. Domenica e lunedì, 22 e 23 ottobre, i cittadini si recheranno alle urne. I seggi saranno aperti dalle ore 7 alle ore 23 di domenica e dalle ore 7 alle ore 15 di lunedì.
Cinque i candidati che concorrono alla carica di primo cittadino per oltre 700 candidati consiglieri. Maria Aida Episcopo, dirigente dell'ufficio scolastico provinciale, ha un profilo civico e rappresenta il campo largo progressista. E' stata proposta dal M5S, molto vicina al suo leader Giuseppe Conte, è sostenuta dal Pd, Italia Viva e Azione. Dieci in tutto le liste a suo sostegno (Comunità Politica per Foggia, CON Foggia, Italia del Meridione Foggia, Movimento 5 Stelle, Nessuno Escluso, Noi Popolari, Partito Democratico, Popolari per Foggia, Riscossa Civile, Senso Civico, Partito Socialista Italiano, Europa Verde) e Tempi Nuovi (Popolari Uniti, Italia Viva, Azione). Una coalizione larghissima, che rappresenta un po' un unicum nazionale, anche un po' un banco di prova per altri territori italiani. Il giovane avvocato Raffaele Di Mauro, un passato nelle fila di Forza Italia, guida la coalizione del centrodestra unito ed è sostenuto da cinque liste: Forza Italia, Fratelli d'Italia, Prima Foggia, Nuovo Psi- liberali riformisti, e Lista Di Mauro sindaco - Noi moderati per Foggia.
Tre poi i candidati civici. Il docente universitario Nunzio Angiola, parlamentare nella scorsa legislatura, a capo di una coalizione di quattro civiche (Angiola sindaco, Effetto Foggia, Foggia 5.0, Orà). Antonio De Sabato, ex consigliere comunale di Foggia nelle fila della lista Senso Civico promossa dall'allora assessore regionale emilianista, Leo Di Gioia sostenuto da due liste civiche (De Sabato sindaco e Progetto concittadino) e Giuseppe Mainiero, commercialista, con un passato da consigliere comunale, sostenuto da due civiche (Giuseppe Mainiero sindaco e Resto a Foggia).
Una competizione elettorale partita in ritardo per la difficoltà ad esprimere candidati in un momento complesso per la città capoluogo, traghettata dalla commissione prefettizia fuori dal pantano del commissariamento e con un futuro tutto da scrivere e legato soprattutto all'arrivo dei finanziamenti del Pnrr che potrebbero rappresentare la vera svolta per la città di Foggia. Al netto delle supposizioni e dei conteggi, si profilerebbe un ballottaggio tra i due candidati espressione delle coalizioni e questo aprirebbe lo scenario di eventuali apparentamenti, ancora troppo presto da ipotizzare. In caso di ballottaggio, i foggiani tornerebbero alle urne domenica 5 e lunedì 6 novembre. Una schiera di big della politica nazionale ha fatto tappa a Foggia in questi giorni a sostegno in particolare dei candidati delle due coalizioni. Dal Ministro alla pubblica amministrazione Zangrillo, al leader del M5S Giuseppe Conte in città a chiusura della campagna elettorale.
"Mi sorprende - ha detto Conte - che il ministro Zangrillo sia venuto qui e ha detto che non c'è un problema in sostanza e ha giudicato incomprensibile lo scioglimento per infiltrazioni mafiose della precedente amministrazione. Gasparri ha detto che è una storia ormai passata. Ecco, questa è la cattiva politica". Perché così "diventa difficile creare premesse per il rilancio di Foggia".
Domani sera, per le battute finali, arrivano in città anche la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein, il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto e la ministra per l'Università e la ricerca Anna Maria Bernini.
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