Giorgia Meloni si aspetta un 2024 "forse ancora più difficile" di quest'anno. Lo racconta ai dipendenti di Palazzo Chigi, ribadendo che il suo governo sta operando "nel peggiore dei contesti possibili", esortandoli a sentire l'Italia come "la nostra azienda di famiglia" e ad essere "orgogliosi" di sé stessi. "Pensate a chi in questo anno ha deciso di mettere al mondo un bambino perché oggi vede istituzioni che sono più attente al tema della famiglia", dice snocciolando un elenco di "esempi" che sono "il risultato del nostro e del vostro lavoro".
Dopo alcuni giorni in cui il fisico l'ha "forzatamente messa a riposo", la premier sta "meglio". Non volerà in Libano ma manderà i suoi auguri all'antivigilia di Natale ai contingenti italiani all'estero collegandosi dalla sede del Comando operativo di vertice interforze. Intanto lavora da casa e tocca al vicepremier Matteo Salvini aprire il tradizionale appuntamento di auguri con funzionari e impiegati di Palazzo Chigi. "Il 2024 sarà un anno sfidante ma ricco di soddisfazioni", assicura il ministro delle Infrastrutture, dando il benvenuto nella "casa degli italiani" e stigmatizzando chi "per una fraintesa innovazione" sostiene che il Natale non esista: "Come la maestra di quarta elementare a Genova che ai bimbi ha detto che Babbo Natale non esiste, o l'altra che per rispetto di tutti ha proposto di cambiare la parola Gesù con cucù...".
Prima che nel cortile della sede del governo si apra il catering degli allievi dell'Istituto superiore Francesco Morano del Parco Verde di Caivano, dallo schermo Meloni si rivolge ai dipendenti. Dentro di loro, dice, provino "orgoglio", pensando "ai quasi 500mila italiani che quest'anno hanno trovato lavoro e vivranno un Natale più sereno; a quelli che hanno visto aumentarsi la busta paga e forse potranno permettersi qualcosa di più; alle aziende che sono tornate a investire; alle mamme che a Caivano possono tornare a portare i loro bambini a giocare al parco" e infine a chi nel 2023 ha deciso di fare un figlio "perché oggi vede istituzioni che sono più attente al tema della famiglia".
Nelle difficoltà del contesto, "nessuno potrebbe farcela da solo - chiarisce Meloni -, certamente non potrei farcela da sola io se non avessi attorno persone che ce la mettono tutta e svolgono il loro lavoro con determinazione, con l'amore che ci metterebbero se lavorassero nella loro azienda di famiglia. Perché l'Italia è la nostra azienda di famiglia e le persone che lavorano con questa consapevolezza nelle istituzioni della Repubblica sono quelle che fanno la differenza".
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