Con 431 voti a favore, 172 contrari e 4 astenuti la Plenaria ha dato luce verde alla posizione negoziale dell'Eurocamera sul Patto di stabilità. Con il sì dell'Assemblea possono iniziare i cosiddetti triloghi, ovvero i negoziati tra Eurocamera e Consiglio Ue, con la mediazione della Commissione, per arrivare ad un testo che riassuma l'intesa dello scorso dicembre tra i 27 Paesi membri e il testo approvato oggi a Strasburgo. I negoziati partiranno oggi stesso nella città alsaziana.
Intervenendo in aula, il commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni aveva chiesto di stringere i tempi: "Con l'avvicinarsi delle elezioni europee e la disattivazione della clausola di salvaguardia, è importante e urgente portare a termine questo dossier e fornire chiarezza e prevedibilità alla politica fiscale. Perché tutti noi conosciamo i limiti delle vecchie regole". "Non perdiamo di vista l'obiettivo finale: un quadro riformato, che consenta una graduale riduzione del debito, lasciando al contempo spazio ai massicci investimenti pubblici di cui l'Europa ha bisogno", ha sottolineato.
"Il mese scorso abbiamo raggiunto un importante traguardo con l'approccio generale in Consiglio. Pur discostandosi chiaramente dalle proposte della Commissione su alcuni aspetti, si è trattato di un significativo passo avanti. E oggi stiamo raggiungendo un'altra pietra miliare in quest'Aula. Ringrazio i relatori e tutte le commissioni coinvolte per l'impegno profuso", ha sottolineato Gentiloni. "In vista dei triloghi, sarà fondamentale preservare la logica delle nostre proposte, soprattutto per quanto riguarda quattro aspetti: passare a un approccio differenziato basato sul rischio per garantire una riduzione realistica e sostenibile del debito; creare forti incentivi agli investimenti e alle riforme per sostenere la crescita sostenibile; rafforzare l'autonomia nazionale; sviluppare meccanismi di applicazione credibili", ha aggiunto il commissario europeo.
"Il voto del Parlamento Ue è un passo molto importante - ha aggiunto Gentiloni - Abbiamo bisogno di un'intesa in poche settimane, serve uno spirito di compromesso da parte di tutti". Lo ha detto il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni parlando con i cronisti a Strasburgo. Sull'entrata in vigore del nuovo Patto Gentiloni ha spiegato: "E' chiaro che la Commissione si augura che l'entrata in vigore sia il più rapida possibile ma sarà una decisione che sarà presa dai diversi governi. Ripeto, non è un momento in cui l'Ue può permettersi di tornare alle vecchie regole o di avere incertezza".
L'accordo nei triloghi "va raggiunto entro la prima metà di febbraio se noi vogliamo concludere il processo legislativo in questa legislatura", ha continuato Gentiloni. "Vediamo che c'è un grande impegno da parte del parlamento e da parte del Consiglio ad arrivare all'intesa, fra un'ora cominceranno i negoziati", ha ancora spiegato il commissario sottolineando come "il voto del Parlamento sia arrivato a larga maggioranza". "Nel negoziato la Commissione farà ogni sforzo per raggiungere l'intesa" e "abbiamo bisosgno che sia rapida se vogliamo che ci sia un quadro di regole che in un momento di incertezze anche geopolitiche garantisca stabilità, investimenti e crescita sostenibile", ha osservato.
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