"C'è un tavolo a Palazzo Chigi dove
una volta ogni 20 giorni circa ci incontriamo per capire a che
punto siamo nell'organizzazione del Giubileo e mi sembra che
alcuni ritardi debbano essere recuperati".
Lo dice Monsignor Rino Fisichella, Pro Prefetto del Dicastero
dell'Evangelizzazione, delegato da papa Francesco
all'organizzazione dell'Anno Santo 2025, alla presentazione di
Davanti alla porta santa, prima puntata del settimanale di Rai
Vaticano, Giubileo 2025 - Pellegrini di speranza condotto da
Stefano Ziantoni, in onda su Rai 1 a partire da domenica 25
febbraio alle 24.45 e su RaiPlay.
"Questo è un Paese dove la burocrazia è alle stelle quindi
anche per chi nell'amministrazione pubblica deve effettuare dei
lavori c'è da aspettare sei mesi per fare un appalto europeo
come previsto dalla legge - spiega - E' ovvio che se a un evento
come questo che viene ogni 25 anni ci si prepara cinque anni
prima non si arriva con l'acqua alla gola ma se si inizia a
pensare al Giubileo ordinario del 2025 a partire dal 2022 è
chiaro che qualche apprensione in più si possa creare. Io però
ho fiducia che le grandi opere immediatamente coinvolgenti il
Giubileo possano essere pronte tra fine ottobre e novembre". In
uno studio commissionato da Monsignor Fisichella alla facoltà di
sociologia di Roma tre c'è una proiezione di oltre 32 milioni di
pellegrini in arrivo nel 2025: "Il Giubileo non si giudica dai
numeri ma dall'intensità con cui viene vissuta l'esperienza
spirituale - commenta il Pro Prefetto del Dicastero
dell'Evangelizzazione - ma è inevitabile che una cifra come
quella metta sia il governo che il Comune di Roma nella persona
del commissario in una situazione di apprensione per poter dare
il più possibile una risposta di accoglienza positiva di Roma e
di tutta Italia ai pellegrini, perché chi viene per il Giubileo
si muove anche per il Paese".
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