Avanti con la sfida sul Brennero. È partita la procedura d'infrazione contro l'Austria per i divieti ai Tir introdotti da Vienna, e l'8 aprile prossimo si terrà un'audizione in contraddittorio davanti alla Commissione europea. Entro il 15 maggio Bruxelles dovrà prendere una decisione. Ad annunciarlo è il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, durante il question time alla Camera, rispondendo ad una interrogazione.
"I divieti unilaterali dell'Austria sono inaccettabili e insostenibili perché bloccano il principale asse di collegamento tra il sud e il nord Europa e a fronte dell'inerzia della Commissione pluriennale, che è vergognosa, dopo quattro anni di attesa di una soluzione negoziata, che non è arrivata, insieme al presidente Meloni e al ministro Fitto e agli altri ministri competenti, abbiamo deciso per la prima volta nella storia di attivare formalmente la procedura prevista dall'articolo 259 del Trattato Istitutivo dell'Ue", dice Salvini in Aula, sottolineando che si tratta "di un gesto forte, inusuale ma necessario". La procedura prevede un'audizione in contraddittorio" davanti alla Commissione che si terrà "il prossimo 8 aprile", precisa il ministro, aggiungendo che è stato "predisposto un corposo dossier che raccoglie e analizza tutti i dati scientifici, ambientali ed economici che dimostrano l'infondatezza, l'arroganza e l'ingiustizia della scelta austriaca".
Dopo il contradditorio ed "entro il 15 maggio", la Commissione dovrà decidere se "adottare o meno un parere motivato". Ma "indipendentemente dalla decisione o meno della Commissione l'Italia potrà comunque decidere se ricorrere o meno alla Corte", spiega Salvini. Il ministro fa presente che è "la prima volta che l'Italia utilizza questo strumento per cui appare difficile dire quali saranno gli esiti dell'audizione". Tuttavia "ci aspettiamo che i diritti di tutti gli operatori economici vengano finalmente rispettati", afferma Salvini, sottolineando che "a Bruxelles dovranno scegliere se siamo in una comunità di uguali oppure in una unione economica al servizio degli interessi e delle lobby di alcuni".
Ma sulla procedura d'infrazione si dice scettica proprio la Commissaria europea ai Trasporti, Adina Valean. "So che l'Italia vuole portare l'Austria in tribunale, vedremo che cosa farà la Corte di Giustizia europea, è il modo più rapido per risolvere la questione. Una sentenza è molto più rapida di qualsiasi procedura di infrazione", spiega la commissaria. Quindi ricorda che la questione Brennero "va avanti da tempo" e fa notare che come Commissione europea "abbiamo esaurito tutte le nostre possibilità" di agire "per trovare una soluzione".
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