"Se lo chiedete a me, il candidato sindaco ovviamente vorrebbe una coalizione più ampia possibile a sostenerlo. Dopodiché ne stiamo ragionando insieme agli alleati e decideremo". Massimo Zedda, candidato sindaco di Cagliari per lo stesso campo largo che ha portato Alessandra Todde alla guida della Sardegna, non chiude la porta a nessuno, che siano rappresentanti dei partiti di Renzi, Calenda, Bonino o Renato Soru.
Un campo larghissimo, dunque, ma senza esagerare e senza generare "situazioni imbarazzanti", sottolinea durante la prima conferenza stampa da candidato ufficiale con al fianco la neo presidente della Regione. Senza, quindi, arrivare a candidare proprio l'ex governatore sardo, fondatore di Tiscali, che il partito di cui Zedda è presidente, i Progressisti, aveva seguito per un attimo nella campagna elettorale regionale, per poi tornare nei ranghi del campo largo. "Mantengo ottimi rapporti con lui, le interlocuzioni sia personali che politiche non smettono e se oggi posso parlargli con serenità è perché avevamo chiarito la nostra posizione".
Niente volti noti dei partiti che alle regionali non hanno sostenuto Todde, ma sì all'apertura a liste civiche. Il discorso è ancora aperto, il dialogo prosegue ma l'ampiezza dell'apertura trova l'ostacolo del M5s che ha già chiarito la sua posizione fondata sulla coerenza e ribadita da Michele Ciusa: "la scelta di Zedda fa parte di un progetto, l'idea del campo largo va perseguita anche a Cagliari e noi andiamo in coerenza".
La parola d'ordine, coerenza, viene ripetuta anche dalla stessa Todde: "Squadra che vince non si cambia, la nostra coalizione è forte e coesa e soprattutto ha progetto e fondamenta. La discussione è in corso nel tavolo, non facciamo liste di proscrizione o distinzioni sulla base delle persone e delle forze politiche. In altri contesti abbiamo stretto accordi con Azione e con Italia Viva, ma ogni contesto è a sé, l'importante è che ci sia coerenza col progetto presentato".
Al tavolo con gli altri rappresentanti delle forze dell'alleanza, la neo governatrice 'battezza' la scelta di Zedda, già sindaco di Cagliari dal 2011 al 2019: "Finalmente quella visione ed entusiasmo che in questa città sono mancati negli ultimi cinque anni - sottolinea -. Al di là della concretezza dei singoli problemi io e Massimo ci ritroviamo sulla visione della città".
Piena sintonia confermata dal candidato sindaco: "Appena mi è stata comunicata la scelta ho incontrato Alessandra e abbiamo parlato a lungo sulla visione del capoluogo della Sardegna.
Pensate a cosa significa avere accanto la Regione quando si programma il futuro della città".
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