Il caso Scurati, con il monologo sul 25 aprile atteso questa sera a Chesarà su Rai3 e poi saltato, è solo l'ultimo di una serie di vicende che hanno visto negli ultimi mesi Viale Mazzini finire al centro di accuse di censura.
Annunciato a luglio nell'offerta dell'autunno 2023, qualche settimana dopo finisce fuori dal palinsesto Insider, Faccia a Faccia con il Crimine di Roberto Saviano, quattro puntate già registrate dedicate a un viaggio attraverso le organizzazioni criminali. "Una scelta aziendale, non politica", spiega l'Ad della Rai Roberto Sergio. Ma lo scrittore insorge e parla di "decisione chiaramente politica" e chiama in causa pressioni del vicepremier Salvini, con cui spesso l'autore di Gomorra entra in rotta di collisione.
A innescare l'ennesima scintilla tra Saviano e il ministro delle Infrastrutture, qualche giorno prima, un tweet dello scrittore sulla candidatura di Carola Rackete alle Europee: uno scontro social che porta il leader leghista a minacciare querela e gli esponenti della destra di governo a chiedere l'allontanamento dell'autore da Viale Mazzini, in nome del 'metodo Facci', con la cancellazione della striscia del giornalista e polemista prevista su Rai2 dopo alcuni giudizi sulla giovane accusatrice di La Russa Jr.
A ottobre dell'anno scorso scoppia il caso Fedez: la Rai blocca la sua partecipazione a Belve. A denunciarlo è la conduttrice, Francesca Fagnani: l'azienda "non l'ha ritenuta opportuna", spiega la giornalista dissociandosi. Peraltro le scintille con il rapper non sono mancate, dalla polemica sul suo intervento al Concertone del 2021 al freestyle politicamente scorretto a Sanremo 2023, con le critiche alla ministra Roccella sull'aborto e al viceministro Bignami, di cui il rapper strappa la foto con l'uniforme nazista, senza dimenticare il bacio fluido con Rosa Chemical nella puntata finale del festival. Un caso poi rientrato: Fedez è stato ospite di Belve il 9 aprile.
È ancora l'Ariston, a febbraio, a fare da sfondo alle polemiche, in particolare dopo gli interventi a sostegno della causa palestinese dal palco e dopo lo "stop al genocidio" pronunciato da Ghali e finito nel mirino dell'ambasciatore israeliano in Italia. Una vicenda che spingerà l'Ad della Rai Roberto Sergio a diffondere un comunicato di vicinanza al popolo israeliano. Le tensioni di scaricano sulla puntata speciale di Domenica In in onda da Sanremo a chiusura dalla settimana festivaliera e una pioggia di critiche colpisce Mara Venier, che legge la nota Rai, interrompe Dargen D'Amico mentre parla del tema migranti e bacchetta in un fuorionda i giornalisti che hanno chiesto a Ghali un commento sulla presa di posizione dell'ambasciatore d'Israele. Tutta benzina sul fuoco delle polemiche del Pd contro 'Telemeloni', che qualche giorno prima aveva portato al sit-in organizzato dai dem davanti ai cancelli di Viale Mazzini.
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