Il premier albanese Edi Rama torna su X ad attaccare la trasmissione di Report sull'accordo tra Italia e Albania per i centri dei migranti. Rama ha chiamato il direttore dell'Approfondimento Paolo Corsini.
"Mia nonna che mi ha insegnato l'italiano mi diceva spesso che errare è umano ma perseverare è diabolico. A ricordarmelo adesso è questo ulteriore passo falso di Report, il cui conduttore clamorosamente persevera con le stesse falsità già contenute nella schifosa puntata sull'Albania", scrive Rama invitando "a non perseverare nell'erroraccio di quella orribile puntata, ma semplicemente di chiudere questa pagina ingloriosa, possibilmente pubblicando anche questo mio piccolo contributo alla salute del Servizio Pubblico italiano".
"Io non ho chiamato per lamentarmi, io non mi lamento mai. Io ho chiesto il contatto del direttore, perchè è direttore del servizio pubblico di un altro Paese e non so a chi rivolgermi se non a lui". Lo ha detto il premier albanese Edi Rama rispondendo alle domande di Gerardo Greco durante 'Metropolis' su Repubblica TV in merito alla sua telefonata al dirigente Rai Paolo Corsini riguardo alla trasmissione Report, e affermando di aver chiesto a "diversi amici in Italia, perchè per fortuna ne ho tanti, e uno me lo ha dato". "Ho chiesto di parlare per esporre qualcosa di molto grave secondo me, - ha affermato Rama - Nel servizio si è mentito flagrantemente dicendo che non ha avuto risposta" dal segretario Agaci, affermando invece che "le risposte gli sono arrivate per iscritto. Questo è grave". Alla domanda poi di Massimo Giannini sull'eventualità di una circostanza a ruoli diversi "lei avrebbe avuto un sussulto di orgoglio nazionale?", Rama ha risposto: "Se il primo ministro di un paese democratico amico avesse telefonato sarei entusiasta perchè vuol dire che la tv albanese è arrivata a un livello che merita una telefonata", quindi il premier albanese ha ribadito: "Non ho telefonato per dire che era un programma schifoso, ma ho telefonato per dire 'voglio che lei sappia che nel servizio pubblico che lei dirige è successo qualcosa cui credo lei debba pensare: non ci è stato dato contraddittorio ed è stato detto che noi non abbiamo risposto'".
Nel lungo post Rama replica alle affermazioni con cui il conduttore di Report Ranucci gli risponde. "Lui dice che il segretario generale della Presidenza del Consiglio albanese 'ha confermato quello che abbiamo detto nei fatti'! Purtroppo nella puntata che inutilmente difende, non solo non c'era nessuna parola del contradditorio ottenuto per iscritto dalla vittima della brutale aggressione di fango, ma si è raccontato al pubblico di Report che il segretario Agaci ha rifiutato rispondere".
''Il direttore dell'Approfondimento Paolo Corsini ci ha comunicato di essere stato raggiunto telefonicamente dal Primo Ministro albanese Edi Rama. In quello che ci viene trasferito come breve e cordiale colloquio il Premier albanese ha preannunciato al direttore l'invio di una lettera con la richiesta di precisazioni e chiarimenti sulla puntata della trasmissione "Report". Lettera che è già arrivata e che la Direzione Approfondimento sta trattando come tutte le numerose richieste di precisazione e chiarimento che riceve. Prive di ogni fondamento le ricostruzioni che parlano di "telefonata furiosa"". Lo spiega la Rai in una nota.
"Ormai possiamo chiamarla RAIA, Radiotelevisione Italiana Albanese! Il contatto diretto del premier albanese Edi Rama con il dirigente Rai Paolo Corsini rappresenta un tentativo di condizionare la televisione italiana ed in particolare il giornalismo d'inchiesta. La telefonata del Premier Rama è un'inaccettabile ingerenza che va oltre il singolo caso di Report e tocca un problema più ampio di libertà di stampa e di indipendenza dei media statali, che dovrebbero servire l'interesse pubblico piuttosto che agire come veicoli per gli interessi politici di turno. Ci troviamo di fronte ad un commissariamento politico anche extraterritoriale della Rai ed avviene con la regia della Premier Meloni. È essenziale ribadire che la TV di Stato deve essere libera da ogni forma di commissariamento politico, per garantire ai cittadini un'informazione corretta e non manipolata". Così, in una nota, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.
"Come se non bastassero le pressioni del governo Meloni contro la trasmissione Report, adesso ci si mettono pure i capi di governo di Stati stranieri come il premier albanese Edi Rama. Rivolgiamo una domanda semplice a Giorgia Meloni: è normale secondo lei che un dirigente della TV pubblica venga contattato direttamente dal Presidente albanese per lamentarsi di un servizio giornalistico? Non crede che dovrebbe intervenire in prima persona per scongiurare quello che appare a tutti gli effetti un intervento indebito da parte del presidente albanese sulla libertà di stampa e sull'indipendenza del giornalismo italiano? Se ha davvero a cuore come ama dire spesso la "sovranità della nazione" si faccia sentire con il suo amico Rama e gli dica che l'Italia non può tollerare simili accadimenti. Quanto alla Rai chiediamo che anche su questa vicenda venga fatta luce in ogni suo dettaglio". Così gli esponenti M5S in commissione di vigilanza Rai Dario Carotenuto, Dolores Bevilacqua e Anna Laura Orrico.
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