Mai come oggi il ruolo delle Nazioni Unite come strumento di pace e risoluzione negoziale dei conflitti si presenta debole, se non inefficace, ad affrontare le grandi crisi del pianeta. Ma per l'Italia non significa che bisogna arrendersi alle difficoltà. Al contrario oggi più che mai bisogna spingere sul multilateralismo ed impegnarsi ad una riforma dell'Onu per poi puntare ad un suo rafforzamento. Il presidente della Repubblica arriverà a New York nel pomeriggio avendo nei propri pensieri proprio questa logica: dare un contributo per "superare le attuali difficoltà politiche e strutturali" dell'Alleanza.
Sarà una visita tutta dedicata ai problemi delle Nazioni Unite e spesa in gran parte dentro il Palazzo di vetro. Non sono previsti infatti contatti con l'amministrazione Usa che peraltro il capo dello Stato ha già sondato incontrando il presidente Biden alla Casa Bianca nel 2021. Senza contare che le attesissime elezioni americane si avvicinano a grandi passi essendo previste per il prossimo novembre.
Sergio Mattarella porterà quindi con forza al Palazzo di Vetro l'incrollabile "credo" dell'Italia nella potenza del multilateralismo da contrapporre ai blocchi che si stanno delineando nel pianeta. Soprattutto nella pericolosa contrapposizione Nord-Sud. Infatti in questo contesto di crisi internazionali (pandemica, bellica, energetica, ambientale) si sta delineando una netta distinzione tra due blocchi definibili come Nord Globale e Sud Globale che solo le Nazioni Unite avrebbero il potere di rallentare. Per esempio attraverso gli ambiziosi progetti dell'Onu di finanziamento di interventi nel Sud del pianeta attraverso, solo per fare un esempio, la Banca mondiale.
Alla vigilia del 70' anniversario dell'adesione dell'Italia all'Onu, il presidente Mattarella avrà nel Palazzo di Vetro un duplice appuntamento, a cui si affiancheranno i colloqui ufficiali con il segretario generale Antonio Guterres e con il presidente dell'Assemblea Dennis Francis. Il primo impegno sarà l'intervento alla Conferenza sullo stato di attuazione dell'obiettivo 16 ('Pace, giustizia ed istituzioni per lo sviluppo sostenibile' dell'Agenda 2030). Si tratta di un appuntamento che viene proposto ogni anno per monitorare uno degli obiettivi fissati dall'Agenda per lo sviluppo sostenibile, rispetto al quale l'Italia ha assunto un ruolo di primo piano.
Si annuncia decisamente più politico il secondo appuntamento del presidente che all'Assemblea generale parlerà sul tema "Italia, Nazioni unite e multilateralismo per affrontare le sfide comuni'. E' invece saltata la visita di Mattarella alla Columbia University, al centro di un ciclone politico che sta occupando i media da settimane e spaccando la società americana, oltre a preoccupare molto i democratici che con Joe Biden si stanno avvicinando alle temute elezioni presidenziali di Novembre.
Proprio in questo college prestigioso doveva andare - secondo il programma - il prossimo sette maggio per un incontro con il Comitato di garanzia dell'Italian Academy. Un incontro programmato da tempo che doveva chiudere la visita sul suolo nordamericano. Ma gli ultimi avvenimenti e l'inarrestabile crescendo delle polemiche sull'università e sulla sua rettrice, Nemat Shafik, hanno portato il Quirinale ad una valutazione che ha sconsigliato una visita che avrebbe potuto essere strumentalizzata da un lato e dall'altro.
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