Apparentamenti conclusi così come previsto dalla normativa nei 101 comuni richiamati alle urne sabato e domenica prossimi, 23 e il 24 giugno, per il turno di ballottaggio.
A Firenze al ballottaggio spunta il campo largo. Nelle ultime ore, l'avvocato Lorenzo Masi, che al primo turno era il candidato sindaco del M5s, ottenendo il 3,35% dei consensi, ha detto senza remore che per il suo partito "non ci sono dubbi: il campo giusto non si può costruire che con i Democratici e al ballottaggio sosterremo convintamente la candidatura di Sara Funaro, non lasceremo la nostra Firenze in mano alla Destra". Funaro ne ha "apprezzato la coerenza" e lo ha ringraziato. La vera partita però si gioca sul destino dei voti di Stefania Saccardi - candidata di IV che ha preso il 7,29% e che ha già detto di votare Sara Funaro a differenza del partito che lascia liberi i suoi - e i voti ottenuti da Cecilia Del Re (6,21%), assessore Dem all'urbanistica dimissionata da Dario Nardella, candidata sindaca con la sua lista di fuoriusciti dal Pd 'Firenze Democratica'. Incertezza su chi votare viene espressa dalla Sinistra radicale con Dmitrij Palagi, che ha preso il 5,45%. Eike Schmidt - che ha annunciato l'apparentamento con RiBella Firenze, una lista civica che ha avuto lo 0,57% dei voti al primo turno - confida di convincere anche i 100.000 fiorentini che non sono andati a votare.
A Perugia, dove a separare Vittoria Ferdinandi (centrosinistra col 49,01%) e Margherita Scoccia (centrodestra col 48,29%) sono 598 voti di differenza la terza forza della civica Perugia Merita (che ha ottenuto l'1,4% dei consensi) non si schiera.
A Bari, dopo aver sfiorato la vittoria al primo turno, Vito Leccese al ballottaggio con Fabio Romito potrà contare sul centrosinistra barese di nuovo unito. Non ci sarà un apparentamento ufficiale ma Pd, Verdi, M5s e Sinistra italiana si ritrovano nella stessa squadra dopo la spaccatura sancita con la candidatura dell'avvocato Michele Laforgia. Dall'altra parte c'è un centrodestra che al primo turno non è andato oltre il 29% ma che spera nella remuntada anche grazie all'arrivo in Puglia, la prossima settimana, di ben sette ministri. Per un pugno di voti, appena 24, Lecce non ha avuto il sindaco fin dal primo turno con grande delusione della candidata del centrodestra Adriana Poli Bortone che si è fermata al 49,95 per cento dei voti, mentre il candidato del centrosinistra e il sindaco uscente Carlo Salvemini, ha preso il 46,3 per cento.
A Campobasso la sfida è tra il candidato sindaco del centrodestra Aldo De Benedittis e quello del centrosinistra Marialuisa Forte.
A Potenza sono andati avanti nel campo progressista i contatti tra Vincenzo Telesca (centrosinistra al primo turno al 32,4%) con Pierluigi Smaldone (Potenza Ritorna con il M5S al primo turno al 17,6%) e Francesco Giuzio (Basilicata possibile all'8%). Francesco Fanelli (Lega al primo turno al 40,6%) è già sostenuto da tutto il centrodestra.
A Caltanissetta i due candidati al ballottaggio, Annalisa Petitto e Walter Tesauro, hanno consegnato le liste con le squadre di assessori. Tesauro, del centrodestra, non farà alcun apparentamento, nonostante gli incontri di questi giorni con il sindaco uscente del M5s Roberto Gambino, che al primo turno ha ottenuto il 28% dei voti. Nuovi ingressi invece per Annalisa Petitto. Tra i designati assessori Angelo Failla che al primo turno era tra i candidati sindaci con la lista "Nuova Italia- Failla Sindaco.
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