"Bisogna investire sulla cultura dell'educazione all'affettività, alla parità di genere e al rispetto dell'altro. Sicuramente apprezzabile lo sforzo del ministro dell'Istruzione che ha introdotto in via sperimentale il piano di educazione alle relazioni però sinceramente 30 ore, fatte fuori dall'orario scolastico su base volontaria, non credo che saranno sufficienti. Anzi, non penso proprio avranno gran successo. Si tratta di una materia che andrebbe introdotta nelle scuole fin da piccoli. Perché è fin da piccoli che si deve imparare il rispetto e l'educazione per l'altro". Lo ha detto l'Autorità Garante per l'infanzia e l'adolescenza Carla Garlatti durante la sua relazione annuale al Parlamento, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e di quello della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
"Smettiamo di far finta che i minorenni non esistano. Se non li prendiamo sul serio e non ascoltiamo le loro richieste rischiamo l'implosione o l'esplosione di un'intera generazione. E penso che siamo tutti d'accordo nel non volere nessuna di queste due cose" ha continuato Garlatti, per cui è indispensabile "un cambio di rotta, culturale, sociale e politico, che permetta di abbattere il diaframma che separa la dimensione adulta da quella minorile" perchè "bambini e ragazzi devono essere considerati tra i destinatari diretti delle decisioni e delle scelte politiche. Oggi purtroppo - ha constatato - non appaiono nemmeno sullo sfondo: lo dimostra il fatto che i ragazzi fanno di tutto per far sentire la loro voce, senza essere nei fatti ascoltati".
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