Continua l'attesa per il disegno di legge sulla concorrenza, che all'ultimo non arriva sul tavolo del consiglio dei ministri dopo un pre-consiglio infuocato. Ci sarebbe stato, secondo quanto riferiscono fonti di governo, un confronto "acceso" sul provvedimento tra i funzionari del ministero per gli affari europei, la coesione e il Pnrr, guidato da Raffaele Fitto, e quelli del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti che fa capo al vicepremier Matteo Salvini.
Oggetto del contendere sarebbe il nodo autostrade, che è al centro di un confronto con Bruxelles. Nel ddl concorrenza rientra infatti la riforma delle concessioni autostradali, che prevede lo stop ai rinnovi automatici e interviene anche sui pedaggi. L'obiettivo indicato da Salvini "è evitare eccessivi aumenti e garantire che ci siano i lavori di manutenzione". Si andrebbe verso una tariffa unica nazionale e un intervento dello Stato sulla manutenzione straordinaria. Questo meccanismo non convincerebbe la Commissione europea, preoccupata del possibile impatto sui conti pubblici. Su questo, spiegano fonti di governo, è nato il confronto in pre-Cdm: il timore dei rilievi di Bruxelles avrebbe spinto i funzionari del ministero degli Affari europei a chiedere la frenata.
Una situazione di standby che potrebbe sbloccarsi in pochi giorni, visto che l'obiettivo è portare il provvedimento all'esame del Cdm venerdì o lunedì prossimo. Senza entrare nel merito specifico ma parlando in generale del ddl concorrenza, Fitto ha sottolineato: "Il lavoro che abbiamo sempre fatto è quello del confronto con la Commissione Ue, spesso preventivo per evitare di creare situazioni polemiche e problemi, e proseguiamo anche su questo con questo metodo". Il ministro degli Affari europei si è detto comunque fiducioso ricordando che ci siano "ancora due cdm" prima della pausa estiva. È questione "di pochi giorni", ha assicurato il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, e il ddl "sarà un provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri".
La legge per la concorrenza è tra i 69 obiettivi da raggiunge entro il 31 dicembre per incassare la settima rata del Pnrr e secondo il ministro delle Imprese "siamo perfettamente in linea per raggiungere questo obiettivo". In particolare sarebbe stato raggiunto l'accordo con sindaci, ministero della Cultura e sovrintendenze per rendere strutturali le norme sui tavolini all'aperto di bar e ristoranti, i cosiddetti dehors. E risulterebbe "assolutamente completa", con le parole di Urso, tutta la parte di competenza del Mimit, che prevede anche la portabilità delle scatole nere delle auto per le polizze Rc.
Intanto il consiglio dei ministri ha approvato i primi tre testi unici previsti dalla delega fiscale: sulle sanzioni penali e amministrative in materia tributaria, sui tributi erariali minori e sulla giustizia tributaria. "Si tratta di una svolta per il nostro sistema fiscale, che, grazie al governo Meloni, continua a percorrere con determinazione il sentiero della semplificazione, andando incontro alle esigenze di cittadini e imprese", ha dichiarato il viceministro dell'Economia e delle Finanze, Maurizio Leo.
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