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Meloni a Pechino: 'Piano triennale con la Cina, nuova fase di cooperazione'

Meloni a Pechino: 'Piano triennale con la Cina, nuova fase di cooperazione'

Oggi la firma, per rilanciare i rapporti bilaterali. La premier incontra il premier Li Quiang

PECHINO, 28 luglio 2024, 14:25

Redazione ANSA

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Meloni, piano triennale con Pechino, nuova fase cooperazione - RIPRODUZIONE RISERVATA

Meloni, piano triennale con Pechino, nuova fase cooperazione - RIPRODUZIONE RISERVATA

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata alla Grande sala del Popolo a due passi da piazza Tienanmen per il primo incontro istituzionale della missione a Pechino con il primo ministro Li Quiang. La premier, con la delegazione italiana, è stata accolta dal picchetto d'onore dell'esercito di liberazione del popolo e dall'esecuzione degli inni nazionali. Dopo il bilaterale i due primi ministri apriranno il settimo business forum Italia-Cina. 
   "Sono molto contenta di essere qui per il primo viaggio ufficiale di questo governo, che è stato anticipato da diversi incontri di alto livello", con le missioni tra l'altro di diversi ministri, a "dimostrazione della volontà di iniziare una fase nuova, di rilanciare la nostra cooperazione bilaterale nell'anno in cui ricorre il ventesimo anniversario della nostra partnership strategica globale", ha detto la presidente del Consiglio in avvio dell'incontro bilaterale con Li Qiang annunciando la firma di "un piano triennale di azione per sperimentare nuove forme di cooperazione".

 

La premier ha ricordato di avere avuto il primo incontro con il presidente Xi Jinpig a margine del G20 di Bali, "il primo G20, poi l'incontro che abbiamo avuto io e lei l'anno scorso, il G20 a Nuova Dehli" e le "diverse visite dei nostri ministri che hanno anticipato la mia: la visita del ministro degli Esteri, vice primo ministro, la visita del ministro del Turismo, la visita del ministro dell'Industria e un'intensa attività bilaterale anche con la celebrazione del vertice intergovernativo, con la commissione economica mista che si è celebrata a Verona".

"Il business forum che ospiteremo oggi" serve a "dare un altro segnale dell'interesse reciproco che c'è a implementare e anche equilibrare maggiormente i nostri investimenti, il nostro interscambio commerciale. Sarà un appuntamento importante e sono sicura che questa nostra iniziativa sarà estremamente proficua", ha chiarito Meloni.

Il business forum Italia-Cina, ha aggiunto, "è una grande occasione" per "rafforzare il nostro parternariato ragionando sui punti di forza e di debolezza, su cosa ha funzionato e cosa no" e "per farlo con l'obiettivo comune di rendere relazioni commerciali sempre più eque e vantaggiose per tutti".

"La nostra nazione resta desiderosa di cooperare, ma è fondamentale che i nostri partner si dimostrino genuinamente cooperativi giocando secondo le regole, per assicurare che tutte le aziende possano operare sui mercati internazionali in condizioni di parità. Perché se vogliamo un mercato libero, quel mercato deve essere anche equo", ha concluso la presidente del Consiglio.

"L'interscambio" tra Italia e Cina "è cresciuto e si è assestato nel 2023 a circa 67 miliardi di euro con un ampio potenziale, credo, ancora inespresso. Non possiamo però nascondere il problema del forte squilibrio con un importante deficit per l'Italia. Si tratta di una questione di grande rilevanza che dobbiamo affrontare insieme e portare verso un progressivo bilanciamento. Su questo il Governo italiano è pronto a lavorare insieme alle autorità cinesi e al settore privato. Sono convinta che il dialogo su questo tema, sul miglioramento delle condizioni di accesso al mercato cinese e sulla tutela della proprietà intellettuale, possa produrre effetti ben più benefici di quelli che immaginiamo", ha proseguito Meloni secondo la quale ''oggi più che mai, se non vogliamo rischiare che siano irrimediabilmente compromesse pace
e stabilità, abbiamo bisogno, anche nei rapporti economici e commerciali, di una strategia condivisa, basata su decisioni che non ci danneggino l'un l'altro e seguano alcuni principi di base". 

Per questo bisogna "promuovere la capacità di competere rendendo le nostre economie e le catene di produzione e approvvigionamento più resilienti agli shock, più diversificate, e in grado di generare innovazioni tecnologiche senza perdere capacità manifatturiera; liberare il potenziale del settore privato, agevolarne una crescita sana al riparo da sostegni distorsivi della concorrenza; tenere presente l'esigenza della proporzionalità, per far sì che anche gli strumenti di difesa economica siano commisurati al reale livello di rischio e non producano una compressione involontaria della libertà economica e commerciale, anche internazionale, principio che è il tratto distintivo di una democrazia e di una società aperta come l'Italia".

Per la premier "sarebbe un gravissimo errore ignorare i crescenti rischi di polarizzazione e di ulteriore verticalizzazione della ricchezza" legati allo sviluppo dell'Intelligenza artificiale, "per non dire di quelli associati alla perdita di controllo umano sulle decisioni che prenderanno le macchine, impiegate nei più svariati settori, inclusi quelli medici, o della sicurezza o ancora nel campo militare. Affrontare queste sfide richiede una collaborazione costruttiva e trasparente. Sono questi elementi, assieme al rispetto dei principi di reciprocità e parità di condizioni, che costituiscono la chiave di volta delle relazioni tra nazioni".

"L'Intelligenza Artificiale generativa che è destinata a incidere profondamente sui nostri tessuti sociali, economici e a cambiare radicalmente interi segmenti produttivi - ha proseguito - So che anche in Cina è in corso un vivace dibattito su quelle che sono state definite 'nuove forze produttive', alludendo, immagino, proprio all'impatto che l'intelligenza artificiale può avere sulla produttività, così come, aggiungo, sulla creazione e sulla distruzione di posti di lavoro. Ognuno di noi sta sviluppando un diverso approccio, ma io credo che al di là delle diverse sensibilità sia fondamentale sviluppare un ragionamento comune, proprio alla luce delle ricadute che l'IA avrà sul mondo del lavoro, anche per quelle professioni a più elevata specializzazione". 

Meloni, memorandum con la Cina su auto elettrica e rinnovabili

"Il Memorandum di collaborazione industriale che abbiamo sottoscritto è un passo significativo" che "comprende ora settori industriali strategici come la mobilità elettrica e le rinnovabili, settori dove peraltro la Cina già da tempo opera sulla frontiera tecnologica, il che le richiede di agire come un'economia pienamente sviluppata, quale è, condividendo con i partner le nuove frontiere di conoscenza".

Lo ha annunciato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervenendo a Pechino al business forum Italia-Cina, nel corso del quale sono state firmate 6 intese in vari campi, dall'industria alla sicurezza alimentare all'istruzione.

Meloni, Italia ha economia solida, ora anche governo stabile

"L'Italia rimane un'economia solida, strategicamente posizionata in Europa e nel Mediterraneo. Il livello della ricerca e dell'innovazione, e la forza del nostro sistema manifatturiero sono da sempre i nostri punti di eccellenza". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervenendo al business forum Italia-Cina in corso a Pechino, sottolineando che "oggi possiamo vantare anche un'importante stabilità politica, fatto da noi abbastanza raro, ma non secondario, perché la stabilità politica garantisce anche la continuità delle strategie che si sceglie di perseguire. È una garanzia per chi investe e per chi riceve l'investimento".

"Non voglio dimenticare la valenza economica di un settore strategico come il turismo, che il mio governo continuerà a sostenere con grande determinazione", ha aggiunto, "ricordando che Italia e Cina, eredi di un patrimonio culturale straordinario, rivaleggiano in un avvincente testa a testa nella graduatoria del maggior numero di siti patrimonio dell'Unesco". Italia e Cina, ha concluso la premier "credo abbiano ancora molta strada da fare insieme. E io penso che tocchi a noi lastricare il percorso. Con determinazione, concretezza, e rispetto reciproco". 

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